di Giattini Alberto

L'Emigrazione

II motivo per cui molti concittadini decisero di recarsi oltre Oceano è sicuramente legato alla diversa condizione socio-economica presente in alcuni Paesi dei due continenti, ma esula dallo specifico di questa trattazione. Il perché molti scelsero gli Stati Uniti anziché l'Argentina è tutto da verificare. Probabilmente molti si mossero sulla base di punti di appoggio preesistenti, dato di rilevanza strategica soprattutto per la rotta dell'America del Nord dove la diversità linguistica poneva dei problemi di inserimento non indifferenti. Basti pensare che con il livello medio di istruzione di oggi, molto più elevato rispetto a 130 anni fa, tale passo sarebbe da considerare molto coraggioso.

L'approccio con la realtà Argentina creava forse meno problemi, ma erano anche diversi i contesti economici, quello argentino legato più allo sfruttamento delle materie prime, quello americano più di tipo industriale e tecnologico (anche per quei tempi). E' logico comunque pensare quali potessero essere le conoscenze, non solo della lingua inglese per i nostri concittadini, ma anche il livello di conoscenza delle realtà oltre oceano, basato sui racconti di chi era già stato ed era tornato a riprendere i propri familiari, di chi era tornato per difficoltà di inserimento (pochi per la verità) o dei familiari di chi si era già trasferito e riferiva notizie sulla base di lettere ricevute. Bisogna anche considerare che chi riceveva lettere dai propri familiari decideva di partire sulla base di notizie ricevute almeno un mese o due prima.

L'espatrio, se da un lato non prevedeva grossi problemi burocratici in Patria, richiedeva invece notizie e documentazioni molto approfondite una volta arrivati negli USA.
La legge americana già da allora vietava l'accattonaggio in quanto i sussidi di disoccupazione per i cittadini che avevano acquisito la nazionalità erano già in vigore.
Pertanto chi arrivava doveva dare precise indicazioni riguardo alla propria destinazione e al motivo dell'arrivo. Inoltre il pericolo di malattie infettive e parassi-tosi (scabbia, pidocchi) era sempre in agguato, pertanto servivano precise garanzie oltre alla visita medica svolta al porto di arrivo prima di avere il via libera. Le navi che allora portavano i nostri connazionali oltre oceano seguivano la rotta Genova - Napoli - New York.

I marchigiani si imbarcavano preferenzialmente a Napoli, forse perché più facile da raggiungere, oltre alla possibile riduzione del costo del biglietto.
Erano molte allora le navi (i piroscafi) che attraversavano l'Oceano Atlantico per cui non doveva essere difficile trovare posto, nonostante le numerose richieste. Le navi portavano oltre 2000 (due mila) passeggeri di cui la stragrande maggioranza, circa l'85%, in terza classe.
Le condizioni di viaggio non erano forse delle migliori, ma non risultano notizie relative a particolari disagi o a insorgenza di malattia. Alcune di queste famiglie viaggiavano con bambini molto piccoli o in arrivo nei mesi successivi.

Il ricongiungimento familiare era spesso la situazione più drammatica. Comportava in qualche caso di dover ripetere la tratta più di una volta in entrambi i sensi.
Altre volte era invece la mancanza di notizie dei propri congiunti a spingere le persone a partire. L'assenza di vie di comunicazione più rapide delle lettere che dovevano attraversare l'oceano e transitare via terra nei rispettivi Paesi, rendeva di per sé difficoltoso il ricevere le notizie.


Il fenomeno dell'emigrazione nelle Marche. - di Alberto Giattini