Libertà: la mia vita vicino al mare
di Arion Mulaj - classe 5/E - (Sez. A)


Sembrava fermo invece metteva tutta la sua forza per risalire controvento...
La storia del gabbiano mi ricorda quella volta che incontrai un bambino simpatico e sorridente. Mentre camminavamo, sentivo dentro la mia testa che questo bambino aveva qualcosa di particolare e poi ha cominciato a raccontare la sua storia, mi raccontava tutto quello che succedeva nel suo Paese.
Viveva solo con i nonni, non aveva libertà, non aveva cibo, acqua, e nemmeno una famiglia. Io ero rimasto molto sorpreso perché lui aveva coraggio, la volontà forte e la speranza per un mondo pieno di libertà e pace.
Allan parlava con una voce gioiosa eppure allo stesso tempo era una voce triste, lui sapeva che non era facile, mentre nei suoi occhi scendevano le lacrime, lui mi giurava che non si sarebbe arreso mai e che voleva avere sempre uno spirito libero. Dopo queste parole, mi sono avvicinato, l’ho abbracciato e l’ho ringraziato perché mi ha fatto capire l’importanza di essere liberi.

La libertà per me è una cosa preziosa, come un diamante, perché posso fare quello mi piace: esprimere sentimenti, vivere, giocare, imparare, leggere, studiare e mangiare. Io sono libero quando ho finito i compiti, quando posso giocare con la mia mamma oppure guardare la televisione.
Tante persone sono libere soprattutto quando c’è la pace; invece le persone che non sono libere sono quelle che vivono la guerra. In alcuni Paesi le donne non solo libere perché molte leggi reprimono la loro libertà e le loro volontà.
La libertà è collegata alla forza di volontà, molte persone ci mettono tanta volontà, ad esempio quando i genitori tornano a casa dopo una lunga giornata di lavoro e si devono occupare dei loro figli oltre che della loro casa. Anche i bambini hanno forza di volontà ad esempio quando io ho una lunga giornata di scuola, in seguito devo andare in un luogo dove mi devo impegnare ancora, poi torno a casa nel tardo pomeriggio e devo fare ancora i compiti.
In quei momenti mi sento veramente tanto stanco che vorrei buttarmi sul letto e riposarmi, non mi sento neanche libero di fare ciò che vorrei. Nonostante questo, con tanta forza di volontà, prendo il mio zaino e mi metto a fare i compiti perché è il mio dovere. Imparare è importante per me, perché mi dà la possibilità di fare nuove cose e di essere molto bravo e capace di farne altre e sentirmi sicuro.

Il coraggio è uno stato d’animo, una forza che si trova dentro al nostro corpo. All’inizio di questo anno scolastico, ero molto ansioso, anzi spaventato dalle verifiche, dai riassunti e dalle interrogazioni. Già dal mattino quando mi svegliavo avevo questa paura, anche se mi preparavo e studiavo però lei mi seguiva sempre. Adesso è cambiato tutto, l’ansia è superata grazie al mio coraggio. Il segreto?! Leggere tanto, riflettere, scrivere con molta cautela, ragionare e controllare prima di consegnare.
Ora ho la sicurezza di riuscire meglio a scuola e avere tempo di giocare fuori e fare tante nuove cose. Senza l’ansia io posso riflettere, scrivere, leggere, parlare e studiare da solo. Per un attimo le maestre avevano pensato che io non studiassi, invece non riuscivo per l’ansia.
Per fortuna questo breve momento è passato, si è risolto: mi sento molto emozionato e contento perché senza l’ansia riesco a fare tutto senza fare molti errori. Il mio obiettivo è di andare avanti con gli studi affinché posso finire l’università per diventare ingegnere di auto così io mi sentirò libero e felice.

La libertà è anche la mia vita vicino al mare: si sente l’aria pulita, si vede il colore del mare blu, il sole riscalda. Osservando la vita dei pescatori la reputo difficile e avventurosa, soprattutto una volta quando non c’erano le comodità e le innovazioni tecnologiche di oggi, per cui viaggiare e lavorare in acqua di notte era faticoso e pericoloso.
Per pescare usavano una rete chiamata sciabica, poi vendevano il pesce in spiaggia o sul lungomare. Chi rientrava per primo dalla pesca faceva il prezzo migliore. Dopo aver pescato e sistemato le barche e le reti, rientravano nelle loro piccole case cielo-terra sul lungomare.

Ho capito che nella vita per raggiungere degli obbiettivi ci vuole forza di volontà, sacrificio e determinazione per questo motivo vorrei affrontare le difficoltà con coraggio perché tutto si può risolvere e superare, solo così ci si può sentire veramente liberi.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Arion Mulaj.
a cura di: www.portorecanatesi.it