Un altro insegnamento
di Martina Mammoli - classe 5/D - (Sez. A)


Sembrava fermo ma invece metteva tutta la sua forza per andare controvento, quel batuffolo bianco che volava nel cielo grigio. Era un giovane gabbiano.
Quel giorno ero per il lungo mare perché volevo guardare le onde alte, invece per tutto il tempo ho tenuto lo sguardo fisso su quel gabbiano solitario che faceva straordinarie acrobazie nel cielo coperto di nuvole. Poi mi sono accorta che su uno scoglio c’era uno stormo di suoi simili.
Subito ho capito che il gabbiano solitario apparteneva a quel gruppo, ma lui non era come loro, era diverso! Ero stupita. Mi sono chiesta perché mai quel gabbiano volasse da solo. Ho cercato di darmi una risposta:
- Forse è un gabbiano coraggioso che sfida gli elementi della natura, oppure si mette alla prova per superare i suoi limiti. Subito però mi sono fatta un’altra domanda: - Perché gli altri non fanno come lui?

Dopo aver riflettuto un po’, ho capito che gli altri avevano deciso di vivere una vita semplice, cercando il cibo e riposando per il resto dei loro giorni. All’improvviso, ho visto il gabbiano ritornare dal suo gruppo, ma i gabbiani sono stati molto violenti con lui: lo hanno preso a beccate e gli hanno urlato contro.
Sembrava che dicessero:
- Vattene via! Noi non ti vogliamo!
Non capivo il perché di quella cattiveria, poi ho compreso che lo avevano cacciato perché voleva essere libero di fare le proprie scelte, cioè volare e non essere come gli altri.
A casa, per tutta la sera, non ho fatto altro che pensare a questa cosa: - Era strano ricevere un insegnamento da un gabbiano! Sembrava impossibile invece era vero! Un gabbiano mi aveva fatto capire che ogni persona è libera di esprimersi e di seguire le proprie passioni. Metteva tanta volontà e cercava a tutti i costi di spiccare il volo, perché seguiva la sua passione. Non aveva paura di niente e provava continuamente a volare senza arrendersi. Ecco un altro insegnamento.

Non dobbiamo avere paura di sbagliare, possiamo cadere, ma ci possiamo rialzare. Dipende tutto dalla nostra volontà, dalla forza che ci mettiamo per superare i nostri timori e gli ostacoli che si incontrano nel corso della vita. Che strano, mi sembrava di aver preso tanto coraggio. Mi sentivo forte e leggera nello stesso tempo.
Mi sono addormentata accarezzata dall’idea di aver conosciuto un nuovo amico.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Martina Mammoli.
a cura di: www.portorecanatesi.it