Mondo marino meraviglioso
di Miriam Mrishaj- classe 5/C - (Sez.A)


Sembrava fermo, invece metteva tutta la sua forza per risalire controvento, un gabbiano che volava solitario nel cielo grigio.
Era una giornata ventosa, il mare era mosso e le onde formavano una schiuma bianca, che sembrava creata dalle nuvole del cielo. All’improvviso una di queste onde colpì il gabbiano portandolo sott’acqua. Superato l’iniziale spavento, il gabbiano si accorse che poteva respirare e muoversi agilmente. Poi si guardò intorno e vide un mondo meraviglioso, pieno di magiche creature colorate.
Anche se erano esseri marini, alcuni avevano le pinne per nuotare, altri avevano le ali per volare e qualcuno aveva le gambe per camminare.

Uno di questi gli si avvicinò: era un grande pesce d’oro. Questo bellissimo pesce gli chiese:
- Chi sei? Cosa ci fai qui?
Il gabbiano per un attimo rimase stupito, poi gli raccontò che mentre si stava allenando per migliorare nel volo, un’onda lo aveva portato sott’acqua e si era ritrovato in questo mondo magico.
Il pesce gli chiese perché non ritornasse dal tuo stormo.
- Perché prima di andare voglio vedere cosa fate qui! - gli rispose il gabbiano.
Il pesce, allora, cominciò a fargli vedere ogni singolo posto di quel mondo fatato: le scuole, le case, i ristoranti, i parchi, le palestre di quelle creature marine così particolari.

Il gabbiano, che era ancora molto curioso, volle sapere ancora una cosa prima di andare:
-Voi esseri del mare avete uno scopo nella vita, oppure pensate solo a mangiare e a dormire, come fanno i miei simili dello stormo?”
- No! Nel nostro mondo ognuno è libero di seguire le proprie passioni. Sai, ci sono alcuni pesci che imparano anche a volare! - gli rispose il pesce che continuò dicendo -Ma perché, nel tuo mondo non accade la stessa cosa?
- Purtroppo no, tutti si comportano allo stesso modo, solo io ho fatto qualcosa di diverso quando ho deciso di voler raggiungere la perfezione nel volo! - gli rispose il gabbiano. Il pesce alla fine disse che se fosse rimasto lì, avrebbe potuto volare alla perfezione, come aveva sempre sognato.

Fu così che il gabbiano decise di vivere nel mondo magico. Sapeva che era il luogo giusto per realizzare il suo sogno: acquisire tutte le tecniche di volo che gli avrebbero permesso di viaggiare, conoscere nuovi animali e nuovi posti. Finalmente sarebbe stato libero di essere se stesso!




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Miriam Mrishaj.
a cura di: www.portorecanatesi.it