Dondolando sulla mia barchetta
di Bianca Panico - classe 5/C - (Sez. A)


Sembrava fermo, invece metteva tutta la sua forza per risalire controvento, un giovane gabbiano che sembrava sfidare le forze della natura. Io lo guardavo mentre pescavo, dondolando sulla mia barchetta.
Quel gabbiano continuava a volare senza stancarsi, allora l’ho chiamato:
“Vieni gabbiano, vieni da me! Vieni a prendere questo pesce!” Lui si è avvicinato.
-No, non lo voglio…grazie comunque! - mi ha detto - Sai, io non voglio del pesce, voglio solo volare perfettamente, ma non ci riesco perché sbaglio sempre qualcosa!
- Secondo me, sai volare benissimo! - ho esclamato.
- Non mi basta! Voglio fare sempre di più e sempre meglio! Non voglio essere come i gabbiani del mio stormo che pensano solo a mangiare! Li vuoi vedere?
- Va bene, dove sono?
- Aggrappati a me! Ti porto da loro!

Ho afferrato le sue zampe e abbiamo cominciato a volare. Per me è stato come un sogno che si è avverato, era bellissimo vedere Porto Recanati dall’alto! Non avevo paura perché sapevo che il mio amico non mi avrebbe fatto cadere.
Poco dopo, siamo arrivati allo scoglio dei gabbiani e mi ha detto:
- Ecco i miei compagni! Fra un po’ li vedrai beccarsi e lottare per un pezzo di pesce!
Ho visto lo stormo: centinaia di gabbiani si stavano alzando in volo. Poi qualcuno si è tuffato in mare per prendere dei pesci e così è una iniziata una vera e propria lotta: si azzuffavano per rubarsi a vicenda il cibo.
Il gabbiano allora mi ha detto:
- Vedi, io non riesco vivere come loro, ho fatto una scelta importante: ho scelto di essere libero per raggiungere la perfezione nel volo!

Sentendo queste parole, ho provato una profonda stima per il mio amico.
L’ho ammirato per la sua forza di volontà e ho capito che non avrebbe rinunciato al suo sogno per niente al mondo. Se fossi stata un uccellino come lui, avrei seguito sicuramente i suoi insegnamenti, ma sono solo una ragazzina che però ha avuto la fortuna di conoscerlo e volare con lui.

Ad un certo punto dei versi di gabbiano mi risvegliano, apro gli occhi e mentre dondolo nella mia barchetta mi accorgo che era stato solo un fantastico sogno. Guardando in cielo, sono attratta dal volo di un uccello che sembra proprio il mio amico gabbiano… ma è stato solo un sogno o è successo veramente?
Questo non lo scoprirò mai, ma la cosa più importante che ho capito è che gli altri non possono decidere per me e per il mio modo di vivere, perché ognuno ha la propria vita e deve fare le sue scelte seguendo i propri sogni.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Bianca Panico.
a cura di: www.portorecanatesi.it