Flinn e Lola
di Giorgia Bevilacqua - classe 5/C - (Sez. A)


Sembrava fermo, invece metteva tutta la sua forza per risalire controvento.
Come ogni giorno, il gabbiano Flynn si allenava con tutte le sue forze per rimanere in equilibrio nel vento. Poi cominciò a salire nel cielo. Salì più in alto che poteva e si lanciò giù in picchiata, ma non riuscì a risollevarsi in tempo e cadde, precipitando proprio sull’unico scoglio che si trovava in mezzo al mare. Svenne.
Quando si risvegliò cominciò a gridare, ma non si lamentava per le ferite:
- Perché? Perché non riesco a virare proprio all’ultimo secondo? Quando scendo in picchiata finisco sempre per cadere!
Improvvisamente sentì una voce che sembrava provenire dalle profondità del mare:
- Perché dici che devi migliorare il tuo volo? Sei già molto bravo! Non ho mai visto nessun gabbiano volare come te!
Flynn non credeva alle sue orecchie… chi aveva parlato? Era in mare aperto e non c’era nessuno. -Se sento delle voci, devo aver battuto la testa quando sono caduto! - borbottava.
Quella voce parlò ancora:
- Sono io, gabbiano! Sono la balena Lola. Tu pensavi di essere caduto su uno scoglio, invece sei finito sul mio dorso!
- Ah! Pensavo veramente di esser diventato matto! Ciao Lola! Io sono Flynn. Scusami tanto se ti sono caduto sulla schiena! - disse il gabbiano che si sentì sollevato.
-Ti ringrazio per i complimenti che mi hai fatto, ma purtroppo io non sono bravo come dici. Non riesco a volare come vorrei!
La balena gli disse:
- Anche io ho un sogno: voglio sapere molte cose, voglio imparare e viaggiare!
- Il mio sogno è simile al tuo: ho rinunciato a tutto per essere libero di imparare a volare senza limiti, fino ad essere perfetto! - le spiegò il volatile.
- Flynn, ti va di visitare un posto magico? - gli chiese Lola.

Il gabbiano non se lo fece ripetere due volte:
- Sì! Partiamo subito! La balena allora cominciò a nuotare senza inabissarsi, mentre Flynn era fermo sul suo dorso. Viaggiarono per molte ore, fino ad arrivare nel punto dove il mare incontra il cielo. Proprio lì c’era un’isola.
- Benvenuto all’Isola Magica! - disse la balena, giunta proprio vicino alla riva.

Il gabbiano non credeva ai suoi occhi, non aveva mai visto un luogo così bello! Era pieno di vita, c’erano pesci di ogni genere, uccelli variopinti, animali provenienti da tutti i continenti. Ogni essere vivente era impegnato a svolgere la propria attività: c’era chi si esercitava nei tuffi, chi provava esplorare gli abissi, chi scalava le montagne, chi saliva sulle nuvole per poi gettarsi giù in picchiata…
Se sbagliavano tornavano a riprovarci, seguendo i consigli dei loro istruttori che li incoraggiavano a riprovare.
- Qui amico mio, imparerai l’arte del volo! Vedrai che diventerai bravissimo!” disse Lola.
Flynn capì che in quel luogo incantato avrebbe potuto essere libero, libero di realizzare i suoi sogni con passione e costanza.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Giorgia Bevilacqua.
a cura di: www.portorecanatesi.it