Eroe.

(1976)
Tratta da: "Frammenti di un'esperienza
Edizioni Cappelletti 1980

E' lui l'ultimo eroe dell'epoca.
Il re della solitudine.
E adesso dove porti i tuoi sogni?
Perché ti trastulli con la mente?
Ora non servi più a nessuno.

Lo vidi un giorno piangere per i Baschi,
e mi sembrava un bambino.
Lo vidi un giorno crepare di rabbia per Almirante,
e mi pareva un pazzo.
Ora non servi più a nessuno.

Diceva che voleva a tutti bene
e quel che è peggio lo pensava.
Si turbava per il nostro modo di fare
e ne soffriva enormemente.
Ora è diventato nomade.

Qualcuno lo vide arrangiarsi sulla montagna.
Alcuni parlare con un pescatore.
Sembrava pescatore di anime,
ma era in cerca degli uomini.
Ora non si sà più nulla di lui.

E venne una fredda, gelida giornata di Gennaio,
e tutti applaudivano al sistema.
Ancora c’era gente che passeggiava per il corso.
Il vecchio straccione ricomparve
E tutto per lui si doveva risolvere con la bomba.

Ora è morto e per alcuni è eroe,
per altri un vile.
E il vecchio mito che si era creato
ora lo abbandona.

Tutto ritorna come prima.
E il caso del pazzo che non era riuscito ad inserirsi;
è risolto.


MI CHIAMO ENRICO - Le poesie di Enrico Traversa