Il fenicottero maestro del volo
di Melissa Bisconti - classe 5/D - (Sez. A)


Sembrava fermo, invece metteva tutta la sua forza per risalire controvento.
In quella soleggiata ma ventilata giornata d’estate, ero in spiaggia con mio nonno ed ero distesa sul lettino. Mentre guardavo quel gabbiano, il suo colore bianco come le nuvole e il suo volto tenero, mi sono addormentata. Quando ho riaperto gli occhi, ho visto quel povero gabbiano precipitare in acqua. Allora ho pensato che sarebbe morto. Fortunatamente un fenicottero, rosa come i fiori di pesco, è volato in suo aiuto. Con le sue lunghe zampe lo ha afferrato e lo ha riportato a riva. Io mi sono avvicinata e ho chiesto al gabbiano:
- Stai bene?
Mi ha risposto:
- Sì, grazie al mio amico che mi ha aiutato!

Il fenicottero poi ci ha fatto salire sulla sua schiena e tutti e tre siamo volati su una nuvola rosa. Sono scesa dalla sua schiena e mi sono seduta sulla nuvola morbida a guardare il gabbiano che spiccava il volo e tornava giù in picchiata come un razzo. Il vento era forte e ostacolava il suo volo, ma lui non si arrendeva. Volava, cadeva e riprovava. Il fenicottero gli faceva da maestro e lo incitava a non mollare.
Poi il gabbiano si è appoggiato sulla nuvola. Di sicuro stava riposando per poter ripartire con più forza. Io mi sentivo di incoraggiarlo, ma vedevo che era deciso e non aveva paura di tornare ad affrontare il vento.
- Ecco come si fa! - pensai -Bisogna insistere sulle cose e credere sempre di potercela fare. Non importa se è difficile! La nostra forza e la nostra volontà serviranno pure a qualcosa, no? Certo che sì!

In quel momento ho capito che forza e volontà servono a realizzare i miei sogni e i miei progetti. Mentre lo guardavo, ho provato un senso di libertà, ma … che cos’è la libertà?
Per un bambino è una parola difficile da capire. Secondo me, essere libero vuol dire che posso prendere le decisioni da sola, fare sempre il mio dovere, impegnandomi fino in fondo per raggiungere i miei obiettivi.
Nessuno mi può dire cosa pensare, perché ognuno deve ragionare con la propria testa e agire secondo i propri pensieri. Ecco che il gabbiano è ripartito, ma un colpo sulla spalla mi ha svegliato da quel sogno così profondo e meraviglioso.
-Nonno, sai cosa ho sognato?
Ora ti racconto di come mi sono sentita libera!




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Melissa Bisconti.
a cura di: www.portorecanatesi.it