Alice e il mare.
di Gianna Grace Fabbracci - classe 5/E



Con I piedi nell'acqua e gli occhi all'orizzonte, Alice, una bambina magrolina, con gli occhi verdi, capelli neri come il carbone e amante del mare, era seduta su uno scoglio bagnato dalle onde del mare. Il sole si rifletteva sull'acqua e un leggero venticello accarezzava delicatamente il suo collo. I gabbiani, volando nell'aria, cantavano allegramente mentre, nel frattempo, il sole rifletteva i suoi raggi nelle acque trasparenti del mare.

Ogni giorno, Alice, dopo la scuola andava al mare, si sedeva sempre sullo stesso scoglio e pensava: - Finalmente uno spazio tutto mio!
Viveva in una piccola casa con una famiglia numerosa: padre, madre, cinque sorelle e tre fratelli maggiori e non aveva mai un posto dove isolarsi e stare tranquilla.
Ma li era sola, con il mare, il suo migliore amico.
Un granchio che stava ogni giorno nascosto sotto lo scoglio aveva capito che Alice adorava il mare e che avrebbe potuto aiutarlo.
Si fece coraggio e disse: - Ciao Alice, il mare sta soffrendo a causa vostra!

Alice non credeva alle parole del granchio. Decise di immergersi nel fondale marino per verificare con i suoi occhi ciò che le era stato appena detto.
Il granchio, dotato di poteri magici, la trasformò in una acciughina e, una volta giunti nel fondale marino, le mostrò in quali condizioni versavano i pesci: una spigola stava soffocando dopo aver ingoiato un tappo di bottiglia, i polipi erano incastrati in un sacchetto di plastica, le meduse avevano grosse ferite procurate dai vetri delle bottiglie rotte.

Alice si sentiva in colpa anche se non era stata lei a gettare quella spazzatura nel mare. Non avrebbe mai potuto farlo poiché amava tanto il mare.
Tra se e se pensava: - Io appartengo alla specie umana, perciò anche io sono in qualche modo responsabile di questa situazione. Devo fare qualcosa!
Alice l'acciughina e il granchio si recarono a riva e il granchio la ritrasformò in una bambina.

Giunti sulla spiaggia si rese conto di quanto fosse inquinato quel posto. Insieme al suo amichetto, raccolsero le buste che c'erano e le riempirono di tutti i rifiuti.
La spiaggia era pulita. Alice era fiera del lavoro svolto, era stato faticoso ma ne era valsa la pena. Salutò il granchio che si tuffò in mare e, da quella piccola azione, tutti le persone hanno preso esempio.
Così i pesci stavano tranquilli.
Per celebrare quel momento i pesciolini organizzarono una festa memorabile tra coralli, alghe e conchiglie.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Gianna Grace Fabbracci.
a cura di: www.portorecanatesi.it