Campo sportivo "Nazario Sauro", anno 1947. Disposti al centro del terreno di gioco i giovani calciatori della S.S. Portorecanati, nati tra 1929 e il 1930, si lasciano ritrarre dal fotografo di turno prima dell'incontro casalingo del campionato di prima categoria. Sono anni importanti per il calcio arancione. Oltre al torneo di prima categoria che impegna i calciatori più giovani, la prima squadra prende parte al più impegnativo campionato di Serie C; un torneo interregionale che vede protagoniste, insieme agli arancioni, cinque squadre abruzzesi (Giulianova, Sulmona, Chieti, Teramo e Vastese) e otto marchigiane (Maceratese, Sambenedettese, Sangiorgese, Fabriano, Portocivitanovese, Fermana, Tolentino e Ascoli). La Serie C rappresenta il traguardo più prestigioso per il calcio arancione che ha permesso, ad un piccolo paese di appena 5000 abitanti, di competere con squadre di città più importanti e blasonate sia per numero di abitanti che per consistenza economica. Sono gli anni del calcio praticato per pura passione. Far parte della prima squadra è motivo di orgoglio, e per un giovane calciatore rappresenta un passo avanti di grande importanza. In caso di vittoria, sono impensabili premi in denaro e per le trasferte ci si muove con camion che rendono i viaggi particolarmente scomodi, soprattutto in inverno.