Dalla cara vallata soffia una brezza
che involge sia dimora e anima mia
e pur vivendo nell'era di prestezza
mi fermo allontanando l'odierna frenesia.

Di quiete e di bonaccia ancor mi sfamo
silenzi pensierosi e idee silenti
con ago e fil d'argento ogni or ricamo
pensieri come quadri sorprendenti.
Va la brezza che scopre e mette a nudo
bellezza, profumi e sintonia
lusinga il bel crinale e si fa scudo
di biondo grano che ondeggia in armonia.

La dolce sera di vento si tinteggia
bussando alla mia porta e nel cuor mio
e nuvole a gonfiar di sogni e pioggia
che danzano tra vortice ed oblio.

La stessa pura brezza intanto salpa
per terre e per pensieri ancor lontani
lasciando fiori, mari e mente salda
al caldo sole nuovo e antiche mani.