da: «C'era 'na 'ô»

La Venuta: 10 dicembre 1294.


Con la parola «Venuta» si intende in tutto il Piceno la ricorrenza della Traslazione della S.Casa della Madonna da Nazareth a Loreto. La tradizione vuole che tale fatto sia avvenuto nella notte del 10 dicembre 1294.
Si dice anche che San Giuseppe da Copertino in quella notte, ritornando nella sua cella del convento di Osimo abbia assistito a quel fatto: la Santa Casa, sostenuta dagli Angeli, attraversava il mare, in un bagliore di luce, per poi posarsi in territorio recanatese, in località «Banderuola», nei pressi della foce del Musone.
Nel maceratese la Festa della traslazione è diventata la festa del folklore e per noi portorecanatesi la festa dei «fugarò», la festa cioè dei falò che la sera del 9 dicembre si fanno sulla spiaggia.


Nei primi giorni del mese bambini e giovani iniziavano la raccolta di legna ed oggetti da bruciare; accantonavano «la suschia» del mare e «scultriciaene» le campagne vicine; questo perché c’era la usanza tra «San Mari», «Castennou» e «el centru», i tre rioni del paese, di organizzare le sfide per «el fugarò» più bello e più imponente.
La competizione stimolava i «capi rione» a tal punto che di notte era necessario vigilare il proprio accumolo di legna per evitare incursioni e sabotaggi. C’era infatti chi tentava di incendiare anzitempo i falò del rione avversario.


Il 10, la sera, quando finalmente, veniva dato il via per l’accensione, cominciava la festa.
Tutti si riversavano sull’arenile per assistere ai «fugarò» che venivano alimentati dai componenti il rione fino a tarda notte.
L’aggiudicazione del premio al miglior «fugarò» era fatta dal parroco che passava a benedire i fuochi ed era giudice unico della competizione.


DEDICATO A EMILIO GARDINI - «C'ERA 'NA 'ô»
a cura di: www.portorecanatesi.it