I PREMIATI
Brevi biografie

Per la Pittura

CAI GUO-QIANG (Cina)
Nato a Quanzhou, Provincia del Fujian (Cina)
il giorno 8 dicembre 1957

Cai Guo-Qiang è uno degli artisti cinesi contemporanei più affermati. È celebre per il suo lavoro “dinamico”, in particolare per i disegni realizzati facendo esplodere polvere da sparo invece che utilizzando il colore. Trasformando la distruzione in creazione, i suoi progetti su vasta scala mettono in discussione la stessa esistenza umana e la natura.
Nato nel 1957 in Cina, dopo avere studiato scenografia all'Accademia di Arte Drammatica di Shangai, nel 1986, alla ricerca di una maggiore libertà creativa, si è trasferito in Giappone, rimanendovi fino al 1995.
Nel 1993 ha realizzato l’opera Project to Extend the Great Wall of China by 10,000 Meters: Project for Extraterrestrials No. 10 (Progetto per estendere la Grande Muraglia Cinese di 10.000 metri: Progetto per extraterrestri No. 10), utilizzando micce e polvere da sparo. Nel 1996 ha creato The Century with Mushroom Clouds: Project for the 20th Century series (Il secolo con le nuvole fungo: Progetto per la serie sul XX secolo) dando vita a piccole nuvole-fungo con polvere da sparo presso il sito adibito ai test nucleari in Nevada.
Nel 2005 ha curato il primo Padiglione Cinese alla Biennale di Venezia. In occasione della cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Pechino ha realizzato Footprints of History (Orme di storia), fuochi di artificio sullo skyline di Pechino. Nel 2008 ha realizzato a Hiroshima Black Fireworks (Fuochi d’artificio neri) presso il parco lungo il fiume, accanto all’Atomic Bomb Dome.
Vive e lavora a New York. È il primo artista di nazionalità cinese insignito del Praemium Imperiale.


Per la Scultura

CECCO BONANOTTE (Italia)
Nato a Porto Recanati (Marche)
il giorno 24 agosto 1942

Definito il “Maestro della scultura figurativa” e il “Poeta della forma”, Cecco Bonanotte è uno dei maggiori scultori italiani. Le sue opere scavano in profondità nella coscienza umana e rispecchiano la sensibilità dell’artista nei confronti di tematiche quali il tempo e lo spazio.
“Nei recessi della mente umana - spiega - fluiscono emozioni profonde quali la gioia, il dolore, l’amore. Il mio intento è esprimere la continuità di questi sentimenti attraverso la scultura”.
Opere quali Confronto, Attesa, Funamboli riscuotono grande apprezzamento per la loro profonda spiritualità. Nel 2000 Bonanotte ha realizzato la Porta Nuova per il nuovo ingresso dei Musei Vaticani e nel 2006 un portale in bronzo per il Musée du Luxembourg a Parigi. Nel 2010 L’Apocalisse è stata collocata nel battistero marmoreo della chiesa di Santa Croce a Vinci: lo stesso battistero in cui fu battezzato Leonardo.
Cecco Bonanotte, che è nato nel 1942 a Porto Recanati, ha stabilito un forte legame con il Giappone fin dal 1975, quando presentò Volo Attesa all’Ocean Expo di Okinawa. Egli trova ispirazione in particolare nei giardini dei templi Zen di Kyoto e si reca in Giappone con continuità per lavorare nel suo studio di Tokyo.


Per l’Architettura

HENNING LARSEN (Danimarca)
Nato a Opsund, Videbæk (Danimarca),
il giorno 20 agosto 1925

La luce sembra cadere giù dal soffitto e dalle finestre, rimbalzando sui pavimenti e sulle pareti e colmando lo spazio in modo sublime. Questi effetti di luce, calcolati minuziosamente, sono una delle principali caratteristiche dell’architettura di Henning Larsen, danese nato nel 1925.
Il suo rispetto e la sua passione per la luce, alimentati fin dall’infanzia vissuta nel buio degli inverni scandinavi, lo hanno portato a essere definito il “Maestro della Luce”.
Dopo avere studiato all’Accademia Reale Danese di Belle Arti e al Massachusetts Institute of Technology, nel 1959 ha fondato un proprio studio di architettura, nel quale oggi lavorano 160 architetti provenienti da 20 Paesi diversi.
I suoi progetti pieni di luce si sono aggiudicati un gran numero di competizioni e incarichi. Edifici quali la Biblioteca della Città di Malmö (Svezia, 1997) e l’Opera House (Copenhagen, 2005) hanno suscitato attenzione in tutto il mondo per i loro interni e il loro senso dello spazio, che non ha eguali. Anche in regioni dove la luce del sole è abbondante, come in Medio Oriente, i suoi edifici, quali il Ministero degli Affari Esteri dell’Arabia Saudita (Riyadh, 1984), sono ammirati per la qualità della luce che caratterizza il progetto.
“Ero destinato – spiega – a diventare un architetto fin dalla mia prima infanzia”. All’età di 87 anni, non partecipa più direttamente ai progetti ma segue da vicino lo sviluppo di nuove idee e ama discuterne i dettagli con il proprio staff.
Larsen è uno dei maggiori architetti scandinavi contemporanei ed è il primo artista danese insignito del Praemium Imperiale.


Per la Musica

PHILIP GLASS (Stati Uniti)
Nato a Baltimora, Maryland (Stati Uniti),
il giorno 31 gennaio 1937

Philip Glass è considerato da molti un’icona della musica contemporanea. La sua produzione viene spesso ricondotta al movimento del “minimalismo musicale”, sebbene egli stesso preferisca definirla musica basata su strutture iterative.
La sua produzione è tutt’altro che minimalista; le sue composizioni includono quella che definisce “musica teatrale” per l’opera, la danza e il cinema, nonché brani classici, pop e rock. Tra le sue realizzazioni, Einstein on the Beach, un’opera rivoluzionaria presentata per la prima volta in Francia nel 1976, e la colonna sonora del film The Truman Show, che si è aggiudicata un Golden Globe per la “Migliore colonna sonora originale”.
Glass ha imparato a suonare il violino e il flauto fin dall’infanzia, e ha studiato alla prestigiosa Juilliard School. Nel 1965 ha incontrato Ravi Shankar, incontro che lo ha portato a esplorare la struttura ritmica della musica indiana. Tale scoperta ha influito in modo permanente sulla sua opera. Nel 1968 ha fondato il Philip Glass Ensemble.
Sebbene il suo stile musicale sia giudicato talvolta intransigente, egli si cimenta in collaborazioni con altri artisti quali Allen Ginsberg e Woody Allen.
Nel 2005 i concerti eseguiti in sincrono con la proiezione dei film della "Trilogia Qatsi” (1983-2002) ad Aichi, nell’ambito dell’Expo Mondiale, e in altre località del Giappone hanno riscosso grande successo, e quest’anno è stata riproposta Einstein on the Beach, accolta con favore dal pubblico. Praticando tai chi e yoga tutti i giorni, Glass conserva il desiderio giovanile di continuare a espandere le possibilità della musica.


Per il Teatro/Cinema

YOKO MORISHITA (Giappone)
Nata a Hiroshima (Giappone),
il giorno 7 dicembre 1948

Detta la “Prima ballerina del mondo” e la “Perla d’Oriente”, Yoko Morishita è stata la prima ballerina giapponese a conquistare la scena internazionale. Il suo stile, caratterizzato da un senso di passione compressa che cela la sua altezza di 150 cm, è assai ammirato tanto in Giappone quanto Oltremare.
Nata in Giappone nel 1948, ha cominciato a studiare danza all’età di tre anni e nel 1971 è entrata a far parte della Matsuyama Ballet Company. Dopo aver vinto la Medaglia d’Oro al Concorso internazionale di danza classica di Varna nel 1974, si è esibita molte volte come ospite presso le principali compagnie di ballo internazionali in tutto il mondo ed è stata la prima ballerina giapponese a danzare all'Opéra di Parigi.
Ha fatto coppia con Rudolf Nureyev più di 200 volte, compresa una memorabile performance per il Giubileo d’Argento della Regina Elisabetta di Gran Bretagna nel 1977. È stata anche fonte di ispirazione per il coreografo Maurice Béjart, il quale ha creato Light, un balletto di successo, appositamente per lei.
Morishita ha ricevuto molti premi, tra cui il prestigioso Laurence Olivier Award (Premio Laurence Olivier) nel 1985 e nella maggior parte dei casi è stata l'artista più giovane a essere premiata.
Dopo ben 61 anni di carriera nella danza, Morishita si esercita ancora cinque ore al giorno, tutti i giorni, per affinare le proprie capacità come prima ballerina attiva concentrandosi su Il lago dei cigni e altre opere classiche.


Borsa di Studio per Giovani Artisti

THE SPHINX ORGANIZATION (Detroit, Stati Uniti)
Selezionata dal Consigliere Internazionale del Praemium Imperiale
William Luers (Stati Uniti)

Detta la “Prima ballerina del mondo” e la “Perla d’Oriente”, Yoko Morishita è stata la prima ballerina giapponese a conquistare la scena internazionale. Il suo stile, caratterizzato da un senso di passione compressa che cela la sua altezza di 150 cm, è assai ammirato tanto in Giappone quanto Oltremare.
Nata in Giappone nel 1948, ha cominciato a studiare danza all’età di tre anni e nel 1971 è entrata a far parte della Matsuyama Ballet Company. Dopo aver vinto la Medaglia d’Oro al Concorso internazionale di danza classica di Varna nel 1974, si è esibita molte volte come ospite presso le principali compagnie di ballo internazionali in tutto il mondo ed è stata la prima ballerina giapponese a danzare all'Opéra di Parigi.
Ha fatto coppia con Rudolf Nureyev più di 200 volte, compresa una memorabile performance per il Giubileo d’Argento della Regina Elisabetta di Gran Bretagna nel 1977. È stata anche fonte di ispirazione per il coreografo Maurice Béjart, il quale ha creato Light, un balletto di successo, appositamente per lei.
Morishita ha ricevuto molti premi, tra cui il prestigioso Laurence Olivier Award (Premio Laurence Olivier) nel 1985 e nella maggior parte dei casi è stata l'artista più giovane a essere premiata.
Dopo ben 61 anni di carriera nella danza, Morishita si esercita ancora cinque ore al giorno, tutti i giorni, per affinare le proprie capacità come prima ballerina attiva concentrandosi su Il lago dei cigni e altre opere classiche.

a cura di:
Maria Grazia Filippi e Laura Larcan
e-mail: mariagrazia.filippi@alice.it