Alla ricerca di Atlantide.
di Matteo Stamerra- classe 5/A



Con i piedi nell’acqua e gli occhi all’orizzonte Luca e Amy aprirono jli occhi...
Prima...
- Svegliati Luca! Dobbiamo andare! Non crederai mai cosa ho visto! -
- Sì, ma cosa hai visto?-
- Te lo mostrerò dopo- rispose Amy.
Luca e Amy erano due ragazzi che vivevano alle Hawaii. Avevano entrambi 12 anni. Erano appassionati della storia greca e soprattutto nell’antica città di Atlantide.

Si narra che Poseidone, dio del mare, la fondò molti anni or sono, per vivere in pace con alcuni uomini degni. Oggi invece è “sepolta” negli abissi del mare, con la speranza che qualcuno la riporti in superfìcie.

Luca e Amy arrivarono in una radura nascosta tra i monti. C’erano solo quattro grandi pietre conficcate nel terreno, delle quali una aveva un buco.
- Ecco quel che ti volevo far vedere- disse Amy.
- Wow, è bellissimo !-
Si fermarono per un po’ a vedere le grandi rocce, poi tornarono a casa prendendo una scorciatoia. Era sera, quando improvvisamente, videro davanti a loro un grandissimo albero, con alla base un vaso quasi tutto sotterrato. Entrambi rimasero a bocca aperta. Poi avanzarono piano e presero il vaso rossastro. Lo osservarono bene, quando Luca, vide ad un tratto qualcosa al suo interno. Infilò la mano dentro il vaso e prese un diario con la copertina in cuoio nera e le pagine in papiro giallastre.

Non lo aprirono, ma tornarono a casa perché era tardi. Dopo pranzo andarono in camera, aprirono il diario e... -Atlantide, eccola, c’è scritto come trovarla!- Disse Luca.
Sul diario c’era scritto:

andar per le rocce proibite,
la mano infilar voi dovrete,
nel buco nascosto al di là dei monti,
a nord e a ovest, c’è la città dai dodici lineamenti

- Ma le parole sono state trascritte da qualcuno?-
- Sì, anche perché, sopra... quella lingua sembra... greco antico.-

Amy ebbe un’illuminazione: si mise le scarpe e corse verso la porta. Prese 2 bombole per l’ossigeno. Luca la seguì e, senza fare rumore, uscirono dalla casa.
Raggiunsero la radura dove erano stati il pomeriggio e Amy infilò la sua mano nel buco delle pietre. Fece lo stesso Luca...
Con i piedi nell’acqua e gli occhi all’orizzonte Luca e Amy aprirono gli occhi... ci misero un po’ a riprendersi poi, però, presero una decisione: trovare l’antica e perduta città di Atlantide.
- Pronta?- Chiese Luca.
- Prontissima- rispose Amy.

Si misero la tuta da sub che Amy teneva nello zaino, (Amy aveva uno zaino apposito che teneva per le emergenze come in quel momento) la attaccarono alle bombole e alla maschera che Amy aveva portato e si immersero.
Il mare era bellissimo: c’erano alghe, pesci di tutti i colori, ma soprattutto un’acqua illuminata dalla luna, appena spuntata, che sembrava un secondo cielo.
Improvvisamente Luca disse:
- "Amy uno squalo, attenta!"-

I due si misero a nuotare più veloce possibile, ma lo squalo era più veloce. Perciò agirono d’astuzia: andarono più in profondità, in modo che lo squalo avesse paura di andarci e tornasse indietro. Poi quando ormai avevano seminato l’animale, accesero le luci sopra la maschera e ricominciarono a nuotare.
Infine, si posero la domanda che si sarebbero dovuti fare molto tempo prima: dov’era Atlantide?

Luca e Amy ragionarono insieme:-Ricordi che diceva il messaggio- chiese Amy a Luca.
- Sì. Diceva tipo... andar per le rocce... nel buco nascosto... c’è la città dai dodici lineamenti... Che vuol dire?-
Amy ragionò per un po' poi disse:
- Ci sono! Con 12 si intende delle coordinate, i lineamenti sono longitudine e latitudine!

Luca cercò di fretta il telefono che teneva in un sacchetto apposito, poi disse:
- Ho una app per vedere longitudine e latitudine. Un attimo... ecco qua! È più o meno a 300 metri da qua. È vicinissimo!

Insieme, Luca e Amy sfrecciarono verso il luogo indicato. Quando arrivarono non videro niente, assolutamente niente, solo quattro grandi pietre, di cui una con un buco, come nella radura.

Poi misero la mano dentro la pietra con il foro... una scossa percorse il mare... un’altra e Atlantide si ritrovò di nuovo di fianco all’isola, all’aria aperta: era riemersa dal mare.




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Matteo Stamerra.
a cura di: www.portorecanatesi.it