Matilde osserva il cielo.
di Sofia Manisi - classe 5/C



Con i piedi nell’acqua e gli occhi all’orizzonte, Matilde osserva il cielo, il mare limpido, gli scogli, i pesciolini, i granchi. Lei viveva in una casetta vicino al mare, suo padre era un pescatore e ogni mattina andava insieme a lei a pescare. Ora stava seduta sulla sabbia morbida insieme al suo cagnolino Cucciolo. Poi prese un bastoncino e lo lanciò al suo piccolo amico.
- Prendilo Cucciolo! -urlò la bambina. Il cane si mise a correre ed afferrò il bastoncino con la bocca.
- Bravo Cucciolo, ora vieni qui! -disse la bambina al suo amico a quattro zampe. Il cagnolino si avvicinò a Matilde leccandole tutta la faccia.

- Ih, ih, ih, smettila Cucciolo. Ora andiamo a casa, -disse Matilde. Tornando a casa Matilde riferì al suo amichetto: - Oggi è il mio compleanno, chissà quale sarà il mio regalo! - Sull’uscio della porta vide sua madre che teneva una torta e suo padre con in mano una scatolina.
- Tanti auguri a te ...-cantarono i due genitori in coro. Matilde entrò in casa ad aprire il suo regalo. -Wow, è bellissima! -esclamò Matilde aprendo la scatolina. Dentro c’era una conchiglia e la bambina la trovava fantastica. Dopo i festeggiamenti arrivò la sera e Matilde era già sotto le coperte. La mamma le diede un bacino sulla fronte, spense la luce e poi si allontanò chiudendo la porta. Matilde incuriosita prese la conchiglia e se la accostò all’orecchio. La conchiglia la trascinò fino alla riva del mare, come per magia.

- Ma tu sei, ma... - Matilde non fece in tempo a terminare il discorso che la conchiglia la trasportò fino al fondo del mare. Lì vide molti pesci, molte alghe, ma anche molti rifiuti: lattine, plastica, vetro. Tutto lì, nascosto nel fondo del mare. La conchiglia, che sapeva anche parlare, le chiese di esprimere un desiderio, ma Matilde, agitata, si fece scivolare dalle mani il suo preziosissimo regalo. La conchiglia andò in frantumi; la bambina prese ogni singolo pezzo per riformarla e li portò a riva.

- Io, io volevo solo che il mare fosse meno inquinato - disse la bambina singhiozzando. Era triste perché la conchiglia era il regalo del padre e anche perché vedere il mare, a cui era molto affezionata, in quelle condizioni, le metteva tristezza. Una lacrima cadde sulla conchiglia, che magicamente si riformò. Poi prese per mano la bambina e la riportò a letto.

Il giorno seguente Matilde pensò che quello fosse stato solo un sogno, ma quando andò a pescare con il padre, trovò il mare molto più pulito. Matilde non poteva credere ai suoi occhi: il suo sogno era diventato realtà!




Premio «Murè» Porto Recanati - Racconto di Sofia Manisi.
a cura di: www.portorecanatesi.it