La presa in giro... del Giro

| Comunicato del Gruppo Uniti per Porto Recanati | Inserito il 21/03/2010 | Stampa
Vogliamo innanzitutto precisare una cosa: noi di «Uniti per Porto Recanati» siamo felici che la nostra cittadina sia stata prescelta per ospitare una manifestazione sportiva illustre come il Giro d’Italia. Siamo inoltre convinti che l’evento darebbe una grande visibilità mediatica a Porto Recanati e garantirebbe un ritorno importante, soprattutto dal punto di vista turistico. Facciamo questa precisazione prima che i simpatizzanti del partito dell’amore ci accusino senza fondamento di remare contro e di non volere il bene della nostra città.
Quel che da sempre ci preoccupa sono due interrogativi: considerata la congiuntura economica, chi pagherà il conto? E come lo pagherà? Purtroppo l’atteggiamento della maggioranza è stato finora ondivago e tutt’altro che trasparente, oltre che contraddittorio.

Ma partiamo dalla recentissima delibera di Giunta (n. 34 del 15/03/2010) con cui il nostro governo cittadino ufficializza una serie di sconcertanti verità. Invitiamo la cittadinanza tutta a leggere questo documento pubblico (si trova sul sito del Comune), perché rappresenta uno straordinario mix di comica da cabaret e di sopraffina arte del raggiro.
Innanzitutto, una piccola premessa. Curiosando sui siti internet degli altri centri che ospiteranno le tappe del Giro d’Italia 2010, abbiamo sempre trovato delibere con le quali si approva la convenzione (contratto) con la società organizzatrice RCS Sport e si dispone lo stanziamento a bilancio delle somme a copertura della spesa. Altrove si fa così. Nel pieno rispetto delle regole, si stanziano preventivamente i fondi e poi si approva il contratto. Ma non dimenticate che qui abbiamo i maghi della finanza creativa, capeggiati da un sindaco che, prima dichiara in diretta TV, tra lo sconcerto generale, che il Giro d’Italia è gratis e non comporterà per le nostre casse alcun esborso economico e poi, a due mesi dall’evento, riunisce la propria Giunta e mette nero su bianco una realtà diametralmente opposta.

Il Giro d’Italia ci costerà all'incirca 200 mila euro. Ahinoi, però, nel bilancio comunale non c'è un centesimo, pertanto deliberiamo che ci si ingegni a trovare qualche sponsor amico disposto ad accollarsi il debito. In pratica, per ora, il Giro lo paghiamo con un assegno scoperto.
Questa delibera, «illuminata» oltre che nulla, in quanto priva di qualsiasi copertura finaziaria, si traduce in un mero invito alla carità. Il finale (che riportiamo testualmente) sfiora il tragicomico e accenna alla possibilità che non si riesca a trovare il «benefattore»: il Comune delibera di porre in essere tutte le procedure a salvaguardia dell’Amministrazione da qualsivoglia responsabilità in caso di mancata assegnazione effettiva al Comune stesso della manifestazione. (????)

Sì, avete letto bene!!
In pratica è come dire: «Cari concittadini, siete governati da una tale massa di incompetenti che, dopo tanti proclami, dopo aver nominato persino un Comitato di tappa, a pochi giorni dall'evento, non siamo nemmeno in grado di firmare il contratto con l'organizzatore perché non disponiamo delle risorse finanziarie».
Detto questo, permettiamogli comunque di mettere le mani avanti, perché se a breve non si rimediano i 200.000 euro circa, non solo RCS non ci dà più la tappa, ma ci chiede pure i danni!!!
Ma come? Il Patron del giro non era un caro amico del nostro assessore allo Sport in vena di elargizioni benefiche? E adesso perché, improvvisamente, ci tratta così male e pretende 200mila euro? Non ci vuole più bene?

Insomma, per farla breve, il nostro caro sindaco, nel sostenere pubblicamente la tesi della totale gratuità del Giro d’Italia, ci ha sempre mentito. Ecco la prova provata! E sappiamo pure che le casse comunali piangono lacrime amare.
Ci affidiamo pertanto alla creatività degli abilissimi signori dell’improvvisazione che ci amministrano, ma staremo con gli occhi ben aperti, e controlleremo come e da dove arriveranno i «circa» 200mila euro.
Per concludere, dopo mesi e mesi di richieste ufficiali, purtroppo non sappiamo ancora chi finanzierà la manifestazione.
Sempre che riusciremo ancora a permettercela!

Comunicato del Gruppo Uniti per Porto Recanati | Edit: 21/03/2010 | Stampa