Foto 28 -Quando dai "frati"...

Quando dai frati.. si giocavano interminabili partite di pallone. Ogni pretesto era buono per inventarsi un torneo.
C'era quello della "gazzosa" che si disputava in estate mentre ogni periodo dell'anno andava bene per le sfide tra quartieri che, allora, erano tre: Sammarì, Castennou, Centro. Si giocava con ciò che in quel momento si aveva indosso.
Quando andava bene, ai piedi si portavano scarpette da tennis. Quelle di pezza della "Superga" erano le più diffuse (certamente anche perchè le più economiche).
Le magliette venivano indossate sopra gli abiti, servivano per distinguere i componenti le squadre, ed erano fornite direttamente dell'Oratorio.
Il grande utilizzo le rendeva presto sbiadite e sdrucite e poco importava se il giorno prima o, meglio, qualche ora prima, erano già state indossate da un altro "giocatore".

Così come i palloni di gomma nera o arancione, le magliette si trovavano in una stanza situata proprio a ridosso dell'androne di ingresso, nelle immediate vicinanze del porticato che dava sul cortile.
Quella stanza era la più ambita, la più cercata dai ragazzi dell'Oratorio perchè dentro vi si trovavano gli strumenti del gioco.
Era l'unica stanza sempre chiusa a chiave e mai nessuno ha saputo spiegare perchè si chiamasse "Casa Bianca".

Nella foto una rappresentativa di Castennou.
In piedi da sin.: Andrea RIDOLFI - Annito PORRECA - Pietro PALANCA - Pasquale DOFFO
Accosciati da sin.: Claudio GIRI - Francesco CAMILLETTI - Massimo LEONARDI - Nunzio GIRI.

il mouse sopra la foto aiuta ad identificare i personaggi

Fonte: portorecanatesi.it
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