Foto 116 - Un'estate al mare.
UN' ESTATE AL MARE

Primi anni 60. Immediatamente dopo le tremende mareggiate del 1959 che ne avevano sconvolto tutto il precedente assetto urbanistico, cosi appariva il lungomare di Porto Recanati nelle cartoline, nei depliant, nelle cartelline ufficiali utilizzate dall'Ente che in quegli anni aveva il compito di curare la promozione turistica: l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo.
Lunga teoria di capanni in legno colorati con strisce verticali bianche e celesti, spiaggia sabbiosa che in alcuni tratti porta evidenti i segni della corrosione marina. Scogliere sistemate a protezione di future mareggiate e molto utili d'estate per la pesca delle "cozze".
Ombrelloni variopinti che si snodano in una lunga teoria da Sammarì fino a Castennou e dalle caratteristiche dei quali non sempre è possibile identificare il bagnino che li ha installati.
Zone di alaggio imbarcazioni ricavate all'interno delle stesse gestioni balneari, necessarie per la pesca ma anche per prendere il sole al riparo dal vento nelle giornate in cui questo sa farsi sentire.
Case basse, abitate ancora dalla gente del luogo ma affittate d'estate ai "bagnati".
Mare azzurro e trasparente dal fondale sabbioso che scende in modo repentino ma visibile fino a diversi metri di profondità.
"Mosconi" tutti rigorosamente di colore bianco, pronti sulla battigia per essere usati.
Poche le barche a vela, rari i gommoni. E le serate di musica, anche con grandi artisti, al mitico "Kursaal lido".
Questi, allora, gli ingredienti per «un'estate al mare» a Porto Recanati.

Cartolina edita da: Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Porto Recanati
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