A Peppe.

(4/9/1978)
Tratta da: "Frammenti di un'esperienza
Edizioni Cappelletti aprile 1980

Sono tornato oggi con ansia
a Spoon River.
Nel momento in cui anche il vento,
il mare e tutto della Natura,
smetteva per un attimo di agitarsi,
come perplesso, attonito, smarrito:
tu te ne andavi.

Fin dal giorno in cui ci conoscemmo,
nè tua madre, nè noi, i tuoi amici,
nè la gente,
seppe riconoscerti.

Camminando sopra un filo,
sospeso tra la vita a a morte,
attraversasti la tua esistenza
abbracciando con estremo coraggio
il tuo amaro destino.

E ora la tua bara di pesa enormemente.

Sono i ricordi che in questo momento
prendono possesso di noi,
e mentre l'amarezza del vuoto
che hai lasciato,
ci assale e ci tormenta di dubbi
per l'impotenza dell'uomo
di fronte alla morte;
ci troviano attorno
ad un «montenegro con ghiaccio»
e come d'incanto
ci accorgiamo che tu
non te ne sei andato.

... E intanto Itaca
ora ci sembra più vicina
Tu forse l'hai scoperta,
perchè da navigatore solitario
avevi fretta,
tanta fretta.



MI CHIAMO ENRICO - Le poesie di Enrico Traversa