Solitudine.

(1975)
Tratto da: "Canto la mia generazione"
Edizioni Cappelletti 1981
Poesia postuma pubblicata dagli amici di Enrico.

A me non resta difficile voler bene.
Mi basta un niente per commuovermi.
Dicono che pecco di sentimentalismo, ma non ci faccio caso.
Per me il pensiero è un cuscino dolce su cui riposare;
e le tensioni, le angosce scompaiono; muoiono in un cantuccio isolato.

Amo il silenzio, la quiete,
il lento respiro di mio fratello che dorme.
I tocchi lontani della campana.
I rumori della città lontana.
Tutto mi riporta ad assaporare il metafisico.

E mi trovo in un cimitero
a contemplare le tombe.
Guardo quei volti immobili,
appiccicati sopra le funeree lapidi.
Quei volti sembrano volermi dire qualcosa.
Mi scrutano, mi guardano dentro;
e io ora, mi immergo in loro
e cerco di captarne l'essenza.

Poi mi risveglio
e non mi rimane
che invidiarli.


MI CHIAMO ENRICO - Le poesie di Enrico Traversa