Godot

(10/11/1980)
Tratta da: "Canto la mia generazione".
Edizioni Cappelletti 1981

Mi trema la mano,
la paura m'assale,
Mente ottusa-ignorante,
spacca questo mio limite.
Fiacchezza antibiotica-scusante.
Morte che attecchisce;
che puzza.
Fatica a vivere.
Opulenza nella sopravvivenza.
Mente che fugge;
che scappa,
inseguita dalla realtà.
Possente ostacolo;
pianto alla gola,
cuore che pulsa
cuore che scoppia.
Vista offuscata,
occhi spenti.
Ignoranza, ignoranza!
A quando la giovinezza.
A quando?
Ottuso nella mente;
cervello indolente.
Capitalismo? Consumismo?
Giorni di letto;
giorni di lutto,
vita dormiente.
A quando la danza.
A quando?
Fuga nel passato;
invenzioni di amori di donna.
Fantasia;
fantasia erotica.
La realtà mi prende alle spalle,
sprovvisto.
Ansia.
Vicolo cieco.
Pozzo,
pozzo profondo.
Voglio vivere il normale;
fuori dall'inquietudine,
dietro le barricate.
Torno indietro.
Vado avanti.


MI CHIAMO ENRICO - Le poesie di Enrico Traversa