A proposito di linee editoriali: Risposta a Donato Caporalini |
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di Pierpaolo FABBRACCI |
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Da alcuni mesi seguo con interesse i continui aggiornamenti del vostro Sito Internet e ne apprezzo immagini e testi. Non vi racconto la gioia che ho provato quando ho scoperto la foto di “Pasqualina la fornara”, mia bisnonna materna, e la commozione di mia nonna Maria, 88enne, nel rivedere la madre in compagnia dei suoi “bagnanti” di un tempo. Colui che cura il Sito dal punto di vista artistico e creativo (penso di conoscerlo) è proprio bravo: nella scelta delle immagini, nei titoli, nelle forme e negli accorgimenti tecnico-espressivi che sanno dare all’intero Sito un carattere di vivacità e colore davvero speciale. Mi siano permesse però alcune critiche in merito alla pagina “Politica e Società” della quale sono più gli elementi di dispiacere che di gradimento.
Ho letto pochi giorni fa
il “botta e risposta” tra l’assessore Giovanni Volpini
Non è forse che…
proprio perché rispettoso della vostra linea editoriale e del vostro
diritto-dovere di valutare i contributi che vi pervengono Non sta a me difendere nessuno – ognuno sa difendersi da solo – ma non posso esimermi dal dichiararmi sorpreso e deluso dalla stizzita reazione di Donato Caporalini davanti a chi, per favore, avanza semplici e educate richieste d’ascolto. Forse il grado d’isterismo che Caporalini nota in Volpini rientra in quelle forme di “psicosi dissociativa” dove il vero isterico, inconsapevole della propria patologia, rimuove da sé le cause del proprio malessere e le affigge ad altra persona. Se questo è l’inizio o com’è stato detto “non è neanche il fischio d’inizio della partita”, per la buona salute di chi spera che la nuova Scuola non abbia mai a realizzarsi con l’accordo di programma siglato tra Comune e Provincia, c’è da augurarsi che il prossimo 26 Marzo 2003 il TAR delle Marche metta i sigilli ai cantieri di via Dante Alighieri altrimenti, tra isterismi e psicosi, c’è da temere che qualcuno possa finire alla neuro od offrirsi in olocausto per la causa Scuola e per la difesa delle linee editoriali del proprio Sito Internet. Per farla breve, credo che l’unico vero isterico in questa storia sia proprio il prof. Caporalini che, prima ricorda agli utenti le linee editoriali del Sito www.portorecanatesi.it, poi agisce in senso diametralmente opposto, inalberandosi alla prima voce fuori campo che gli giunge. Vorrei allora chiedervi alcune delucidazioni per continuare ad essere serenamente fruitore della vostra utenza:
1)
Se è vero che, delle vostre linee editoriali,
fa parte integrante il proposito di promuovere IL CONFRONTO DELLE IDEE, LO
SCAMBIO DELLE ESPERIENZE, L’ARRICCHIMENTO DELL’INFORMAZIONE SULLA REALTA’
SOCIALE DEL NOSTRO PAESE, per quale motivo definite “dabbenaggine” dare
spazio a chi non la pensa come voi, temendo addirittura di essere
colonizzati? Non è forse più onesto affermare che 2) Vi è giunta un’altra risposta dell’assessore Volpini in merito al comunicato dell’Ing. Giampaoli sul Corso e la viabilità di Porto Recanati e vi siete guardati bene dal pubblicarlo. Ma siete davvero così fifoni da temere un’invasione coloniale del vostro Sito da parte degli avversari politici? E dove sta la forza delle vostre idee? 3) Non pensate che il vostro modo di agire diverga dagli obiettivi di confronto, scambio e arricchimento che vi siete posti?
4)
Non pensate che la vostra più grossa contraddizione sia il nome che avete
dato al Sito (www.portorecanatesi.it),
dimenticando che i portorecanatesi appartengono a più scuole di pensiero e
pertanto confronto, scambio Un consiglio: chiamate il sito www.alcuniportorecanatesi.it, o ancor meglio www.portorecanatesimpegno.it e cestinate quanto da me scritto poiché verrebbero meno le contraddizioni che ho rilevato. Io credo fermamente nella libertà di pensiero e d’espressione. E credo che ognuno abbia il diritto di ascoltare la musica che gli piace e di suonare lo strumento che vuole. Non credo però sia giusto invitare i portorecanatesi ad una “scuola di musica” e poi dir loro che intendevate “scuola della vostra musica”. In occasione delle festività, vogliate gradire i miei auguri. Buon Natale, Buon Anno.
Comunicazione dell'Autore (successiva alla nota di redazione)
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