E' tutto vero (ma sembra impossibile).
Storie mai raccontate del caso Mills/Berlusconi.

| di Emilio PIERINI | inserito il 20/02/2009 | Stampa


llora, proviamo a ricapitolare. E vediamo se ci riusciamo senza vomitare. Il nostro premier, qualche anno fa, viene messo sotto inchiesta, rinviato a giudizio e processato per due procedimenti giudiziari (corruzione Guardia di Finanza e All Iberian).
In questi due processi viene chiamato a testimoniare dalla pubblica accusa l’avvocato inglese David Mills, responsabile sezione legale esteri del Gruppo Fininvest e storico collaboratore di Berlusconi. Ebbene, sembra, ripeto sembra, che l’avvocato Mills sia stato corrotto con 600 mila euro cash dal “Signor B” del gruppo Fininvest per testimoniare il falso. Insomma, da Previti in avanti, chi ha seguito per un minimo le storie giudiziarie di Berlusconi, è già a conoscenza di queste “abitudini” malsane del nostro premier.
Quando le cose non vanno come dovrebbero, lui corrompe, nei vari procedimenti giudiziari che lo interessano, test o giudici (vedi il caso Mondadori).
Ognuno ha un prezzo secondo i suoi dettami, e lui compra, come se fosse al supermercato.Ma il nostro eroe è abituato a comprare test o giudici italiani. Non ha nessuna esperienza di “acquisti” Italia su estero. Il giudice Metta, corrotto da Previti per conto di Berlusconi con 434 mila dollari nell’affaire Mondadori, aveva conti in Svizzera su cui transitavano i denari della corruzione che il togato spendeva nel breve volgere di qualche giorno in acquisto di appartamenti che venivano intestati ai suoi figli. Insomma noi italiani in questo siamo imbattibili. Se ci piovono in testa, per vari motivi, soldi di dubbia provenienza, sappiamo benissimo come “sistemarli” e spesso ci sono fior di professionisti che ci sanno consigliare per il meglio.

Ci inventiamo dunque scatole cinesi, società Offshore, conti correnti in paradisi fiscali.
Su come trattare e far rendere il “nero” possiamo tenere dei corsi specialistici universitari; dei veri e propri master. Ma (e ritorniamo al caso Berlusconi) il nostro eroe non ha fatto i conti con il passaporto del suo corrotto.
L’avvocato David Mills è inglese ed in Inghilterra l’evasione fiscale è una cosa seria, un reato da perseguire in maniera durissima. Così il nostro David Mills avendo sangue british nelle vene, non sa come trattare questi 600 mila dollari frutto di una elargizione sotto banco risarcitoria di una palese falsa testimonianza salva-premier.
Con il massimo della trasparenza con questi soldi dentro la valigetta si reca dal proprio commercialista per chiedere una consulenza professionale su come poter “sistemare” quella non esigua somma ovviamente mai fatturata.
Siamo a Londra dunque, non a Milano, ed a Londra i commercialisti sono generalmente ed abitualmente inglesi. Un commercialista italiano avrebbe subito consigliato l’acquisto di un paio di immobili in località lussuose ed avrebbe sistemato immediatamente la somma del suo assistito. Il commercialista inglese di Mills ha un altro Dna ed altro modus operandi. Cosa ti combina il fenomeno ? Alza il telefono e chiama gli ispettori del fisco inglese. Insomma, invece di diventare professionalmente complice del suo cliente lo denuncia alle autorità per evasione fiscale. Incredibile per noi Italiani……

Il fisco inglese torchia Mills, lo inforca come uno spiedino e, contestualmente, tramite rogatoria internazionale, rende partecipe del fatto la procura ed il tribunale di Milano. Insomma, immediatamente e doverosamente, viene istituito il procedimento giudiziario contro Mills e Berlusconi, ovvero contro il corruttore ed il corrotto. Ma il nostro premier ha sempre una soluzione pronta. Insomma ha appena vinto le elezioni dello scorso Aprile con un consenso straordinario, potrà mica ora farsi fermare da un processucolo per corruzione di test in un procedimento giudiziario ? Non sia mai.
Si mette subito al lavoro. Chiama il suo ministro zerbino della Giustizia e gli ordina di scrivere una leggina di tre righe ora tristemente famosa come “lodo Alfano” (dal nome del Ministro ndr). Si esclude, per legge, insieme alle altre quattro cariche dello stato più importanti da tutti i procedimenti giudiziari. Si autoimmunizza.
Ed il Presidente della Repubblica, sonnecchiando, firma questo assurdo e palesemente incostituzionale provvedimento.

Inizia dunque quello che dovrebbe chiamarsi il processo Berlusconi/Mills, ma, per un provvedimento legislativo ad personam, diventa il processo Mills essendo stralciata, come abbiamo visto, la posizione del premier.
Tale procedimento giudiziario ha il suo iter che non è eccessivamente lungo perché le prove sono fin troppo schiaccianti ed evidenti. Ai primi di Gennaio di quest’anno si inizia a parlare di “sentenza imminente”. Allo stesso modo, proprio ad inizio 2009, inizia a circolare la voce che la Corte Costituzionale e l’Alta Corte Europea di Strasburgo stiano per rendere inefficace il famoso lodo Alfano giudicandolo incostituzionale e non rispettoso della parità dei diritti e dei doveri di tutti i cittadini davanti alla legge.
Insomma Berlusconi si troverebbe, all’improvviso, di nuovo con il culo scoperto e diverrebbe immediatamente processabile. Il nostro eroe inizia a sudare freddo. Ma è diabolico, assolutamente diabolico ed architetta immediatamente il piano B).
Avrete capito che siamo ormai ai giorni nostri e cioè ai primi di Febbraio. L’Italia tutta parla della povera Eluana Englaro. I giornali sono pieni di pagine che parlano di diritto alla vita, di testamento biologico. Berlusconi inscena il colpo di teatro. Per decreto vuole fermare una sentenza passata in definitivo per le vie della Cassazione che consentiva al personale medico preposto di staccare il sondino di Eluana accompagnandola verso una dolce morte. Il Premier si schiera con la Chiesa, con il diritto alla vita.
Appare in Tv e ci dice che non possiamo uccidere un essere umano che può ancora procreare. Si, perché secondo lui Eluana, ridotta ad un pugno di ossa e carne, poteva ancora procreare. L’Italia accende il dibattito. Vagonate di Porta a Porta o Matrix si occupano del caso. Non si parla d’altro.

Credevate veramente che Berlusconi fosse interessato al caso Englaro ? Ma quando mai !!!!! Vi stava fottendo. Ancora una volta. Eluana era la classica arma di distrazione di massa. Distrarre, confondere, far pensare ad altro mentre la polpa deve andare avanti. Cos’era la polpa ? La polpa era una modifica al Codice di Procedura Penale che la Commissione Giustizia della Camera stava esaminando proprio negli ultimi giorni di vita di Eluana allorchè stava approntando gli articolati per il nuovo dispositivo che dovrà riformare la nostra giustizia.
Ebbene mentre noi discutevamo, anche giustamente, sull’opportunità o meno di staccare i sondini a persone in stato di coma vegetativo (in Italia ci sono oltre 20 mila casi come quello di Eluana), Lui in realtà pensava a ben altro.
Lui stava modificando, tramite i suoi ascari, un articolo del CPP. In pratica, grazie a questa modifica, tutte le prove acquisite in sentenze già passate in definitivo, non potevano, da quel momento in poi, essere usate in altri processi. Come è attualmente in uso e ribadito recentemente dalla Corte Costituzionale. Ritorniamo dunque al caso Mills e non ci facciamo distrarre dalla povera Eluana.
Il caso Mills stava giungendo a sentenza. Berlusconi lo sapeva e sapeva che si sarebbe trattato di una sentenza di condanna. I suoi avvocati gli avevano lasciato poco margine in proposito. Rendendo tutte le prove acquisite in quel processo inutilizzabili per legge, di fatto obbligava la procura di Milano ad iniziare il procedimento che, qualora la Corte Costituzionale avesse giudicato il lodo Alfano inapplicabile, lo avrebbe visto protagonista nei prossimi mesi.
Facendo questo prolungava il suo inevitabile processo. Riacquisire prove e deposizioni dei test costa tempo.
Il tempo per salvarsi con la prescrizione del reato è fondamentale. Lui, ed i suoi avvocati deputati, lo sapevano e lo sanno. Ovviamente, contestualmente al piano B) continuava l’abile azione di distrazione dell’utente elettore. Nessun telegiornale ha mai parlato di quanto sopra. Solo due articoli di stampa (Travaglio sull’Unità e Bruno Tinti sulla Stampa) hanno rimarcato questa ennesima azione volta a depistare i suoi processi. La povera Eluana intanto andava a raggiungere un mondo sicuramente migliore.

Un mondo più onesto si spera. E ieri, Martedì 17 Febbraio 2009, il processo Mills giungeva a termine con una sentenza molto dura. Quattro anni e 6 mesi, risarcimento pecuniario e, udite udite, 250 mila euro da versare alla Presidenza del Consiglio (ovvero Berlusconi stesso) che si era costituita parte civile nel processo. Insomma Mills ora dovrà andare a Palazzo Chigi con una valigetta con 250 mila euro dentro e dovrà consegnarli nelle mani di Berlusconi come Presidente del Consiglio. Praticamente gli dirà: siccome mi hai corrotto versandomi 600 mila euro e mi hanno beccato grazie ad un commercialista pirla, ora sono stato condannato e tu, che mi hai corrotto, ti sei costituito parte civile nel processo, come parte lesa insomma, ed allora ti debbo rimborsare con 250 mila euro. Insomma signori, siamo alle comiche. Le comiche totali.

Ovviamente ieri numerosi telegiornali hanno aperto….. con questa notizia. Ovvero nemmeno uno. Pensate voi cosa succederebbe in Francia, Germania o Inghilterra se Sarkozy, Angela Merkel o Gordon Brown corrompessero un test che verrebbe condannato per avere dichiarato il falso in un processo sotto versamento di 600 mila dollari.
Come minimo tutti i telegiornali ci aprirebbero e quei paesi insorgerebbero a prescindere dall’appartenenza politica degli elettori. Insomma, diciamola tutta: si schiferebbero. In Italia no. In Italia il Tg 1 ieri ha dato la notizia della condanna di Mills alle ore 20,19 come ottava notizia. Gli ha dedicato un minuto con un mini servizio in cui il premier veniva citato a margine ed in maniera equivoca. Il Tg 5 sapientemente diretto dallo schiavo zerbino Clemente J. Mimum, non ne ha fatto notizia per tutto il telegiornale.
Se chiedete all’italiano medio oggi chi è Mills, molto probabilmente vi risponderà che è il prossimo acquisto dal campionato inglese della Juventus.
Nel frattempo il premier tra Eluane e modifica ai codici di procedura penale ha trovato anche il tempo di fare campagna elettorale a spese nostre. L’Italia è in recessione ed in crisi da PIL negativi ? Lui volava a Cagliari con mezzi della nostra Aeronautica a fare campagna elettorale pro Cappellacci. Ed i sardi, i meravigliosi sardi, potevano mica non premiarlo ????

Ora, se avete avuto il coraggio di arrivare fin qui nella lettura, meditate. Fate circolare queste informazioni.
Svegliatevi insomma. Prendete in mano un quotidiano serio ogni tanto. Andate a cercarvi le notizie vere. Non fatevi prendere per il culo. Perché è questo che vogliono signori. Vogliono che dormiamo, cerebralmente inzuppati tra Grandi Fratelli e David Beckam.
Ed in tutto questo l’unica cosa cui assistiamo sono le dimissioni di Walter Veltroni alla segreteria del PD. Insomma, “Delitto Perfetto” siete sicuri che fu opera di Alfred Hitchcoch ?


Emilio Pierini

| inserito il 20/02/2009 | Stampa