Giornata immaginaria di un purtannaro, nel paese dei suoi sogni.

| di Quirino FALASCHINI | inserito il 12/03/2009 | Stampa


ono Falaschini Quirino membro del coordinamento "sinistra per Portorecanati” residente da una vita nel quartiere sammarì.
Ma oggi scrivo solamente da purtannaro, cioe’ un’individuo che porta il suo paese sempre nel cuore. Sempre che qualcuno sappia ancora cosa voglia dire.
In questi ultimi anni mi sono spesso trovato a sognare come avrei voluto vedere il mio amato paese,visto lo scempio che gli veniva fatto dall’attuale amministrazione, quindi provate per un momento a e immedesimarvi mentalmente in un viaggio virtuale che vi dirò.

Immaginate di parcheggiare l’auto all’ ex stadio Nazario Sauro e camminare fino in centro passando sul sottopasso della stazione,per andare a fare spesa nei negozi i quali fanno sconti e promozioni tutto l’anno ogni volta che ne hanno un’effettivo bisogno.
Poi andare verso il quartiere Sammari’ a prenotare un’ ecografia, nella Asl del nostro paese per la settimana prossima senza dover aspettare mesi o andare chissà dove per farla.
Assistere ad un Consiglio Comunale pubblico perché l’Amministrazione rende partecipi i cittadini e le associazioni su ogni decisione da prendere.

Intanto fare giocare i nostri futuri figli negli abbondanti spazi verdi che i nuovi progetti edilizi hanno previsto per loro rinunciando ad un pò di cemento Passeggiare sul lungomare e guardare barriere architettoniche, ma non per i disabili bensì quelle che proteggono per sempre le nostre spiagge ogni volta che il nostro amato mare fa il suo dovere perchè glielo ordina madre natura.

Prendere la navetta che passa ogni ora in alcune zone del centro per andare nelle zone periferiche e fare un giro in pineta trasformata nel tempo in parco per tutti e il laghetto antistante in un centro di pesca sportiva con ristoro.
Tornato in paese andare a rilassarsi all’ex scuola elementare Armando Diaz diventata una biblioteca,che cresce di volume ogni anno con donazioni di libri privati e con un fondo comunale.
Camminare di sera o di notte in paese illuminato a led alimentati con energia solare e stare tranquilli, perchè il paese è videosorvegliato 24 ore su 24.

Incontrare e dare la mano al nostro amico immigrato e dirgli ”bravo hai fatto un bel lavoro”.
Poi verso castennou passare nelle vicinanze del “museo del mare” scrigno della storia di Porto Recanati e arrivare al capannone Nervi e nell’area circostante diventata un luogo dove si possono fare feste, sagre, concerti tutto l’anno.
I sogni lì facciamo tutti singolarmente; questo è il mio!
Ma la realtà la facciamo solo se siamo tutti uniti.


Quirino Falaschini

| inserito il 12/03/2009 | Stampa