C'era una volta.

| David Pierini Inserito il 06/06/2013 | Stampa

appiamo tutti benissimo che il paese che c'era una volta non c'è più, il nostro tempo con un'ondata furibonda di demente modernismo si è portato via tutto...uomini, cose e persino il ricordo di esse.
Tuttavia un frammento del passato è scampato alla distruzione rimanendo intatto come all'alba della creazione, un reperto prezioso che il nostro sguardo abituato al clamore non sa più cogliere.
Passeggiando d'estate per il lungomare di Porto Recanati... procedendo verso sud, poco dopo il vicolo dei salesiani c'è un tratto di strada da dove, pensate un po'... si riesce addirittura a vedere il mare. In questo tratto, come d'incanto, scompare quella muraglia impenetrabile di strutture allestite per fornire ai turisti nei pochi metri a disposizione di tutto e di più... bar, ristoranti, pizzerie, sale giochi, campi di pallavolo, campi di calcetto... tutto scompare e miracolosamente appare il mare.
In questo lido benedetto troverete solo il necessario per la spiaggia... ombrelloni, lettini e cabine, null'altro... proprio come Dio comanda.

Quest'oasi nel deserto è "il balneare Annito" da sempre in orgogliosa controtendenza, da sempre un paradiso nel panorama caotico del litorale, da sempre una perla di cui ci si può vantare.
Annito negli anni non si è lasciato sedurre dalle sirene dell'espansionismo, della competizione e del profitto... è rimasto fedele alla logica dei fatti mentre tutto intorno sorgevano baracche di ogni genere senza alcun criterio... tanto da far pensare ad un appassito carnevale nelle favelas brasiliane.
Sui politici grava la responsabilità dello scempio ambientale, figlio di quello scempio morale di cui noi italiani siamo gli eterni campioni del mondo... scempio che hanno voluto in nome del loro Dio...il dio denaro.
Sindaco e assessori dovrebbero rileggere il secondo comandamento, non nella versione cattolica perché quella è stata riveduta e corretta dal diavolo per avviarli all'inferno... ma nel libro dell'Esodo direttamente dalla bocca di Dio, al capitolo 20 versetti 4,5. E meditare... meditare fino a farsi male per scoprire a quale sorte hanno condannato i loro figli, nipoti e pronipoti!

Oggi si cerca di difendere con le unghie e con i denti quei pochi angoli sfuggiti alla mano devastatrice dell'uomo... li chiamano... "patrimoni dell'umanità".
Ecco io nel nostro piccolo propongo all'amministrazione comunale di etichettare il balneare Annito come "patrimonio dell'umanità portorecanatese" e come tale difenderlo, esaltarlo ed indurre gli altri balneari... ad imitarlo.


David Pierini

| Edit: 05/06/2013 | Stampa