Scuola Viabilità e Sicurezza: quanti ritardi

di Giuseppe GIAMPAOLI - Capogruppo Consiliare di Impegno per Porto Recanati

 

ualcuno ancora si attarda a sottolineare l’attivismo di questa Amministrazione, le tante presunte opere e i cantieri aperti: la realtà, purtroppo per loro, è ben diversa:

punto elenco Le opere pubbliche che si vedono sono quasi tutte state avviate e spesso anche finanziate dalla precedente amministrazione che mi onoro di aver guidato (Castello Svevo, demolizione vecchia pescheria, strada ex mattatoio, centro giovanile parrocchiale di Scossicci, lungomare Scossicci, parcheggio Pastrengo, Piazza Carradori, ecc.); di opere veramente nuove troviamo il lungomare, con tutti i suoi problemi e i suoi difetti e le tante asfaltature di strade, necessarie ma non certamente innovative;
punto elenco Chi poi ha visto i tanti cantieri e le gru per il paese si è forse confuso: questi sono i cantieri di imprese private che hanno avuto, questi si, una  frenetica attività, visto che grazie a questa Giunta si sono concesse molte nuove lottizzazioni, fino a vanificare già il Piano Regolatore, a pochi mesi dalla sua approvazione , e non è ancora finita, anzi, siamo solo all’inizio.

Non sarà certo questa una Giunta che sarà ricordata a Porto Recanati, nel bene o nel male, anche perché fino ad ora nessuno dei veri problemi del paese sono stati affrontati e risolti. Vediamone solo alcuni e per ognuno diamo non solo conto degli errori altrui (secondo il nostro vedere), ma anche di come ci saremmo posti per risolverli se fossimo stati chiamato ad amministrare; crediamo sia questo un modo giusto di porsi verso la gente - non solo critiche ma proposte chiare e costruttive:

  1. SCUOLA ELEMENTARE. Stanno cercando in tutti i modi di costruire la scuola elementare a sud della scuola media, con un contrastato e, a nostro avviso, illegittimo, accordo con i privati. Dopo tre anni ancora si è al punto di partenza, e i nostri alunni saranno costretti chissà per quanti anni a rimanere nella Gramsci, senza alcuna ristrutturazione, in condizioni igieniche e di sicurezza precarie. Tutto questo perché l’attuale Giunta vuole a tutti i costi legare la nuova scuola ad una lottizzazione in cui il vero affare, a ben guardare (e noi ci abbiamo ben guardato) è solo per i privati, mentre il pubblico, oltre a pagarsi oltre il 50% dell’edificio scolastico, si trova a dover svendere urbanisticamente una fetta centrale di territorio e a lasciar congestionare con centinaia di nuovi appartamenti quella zona. Il NOSTRO programma prevedeva di concentrare tutta la scuola  elementare (compresa la Diaz) nell’attuale plesso Gramsci, ristrutturato ed ampliato, con nuove aule, mensa e palestra: un'oasi nel verde, con spazi importanti e centrale al paese, grazie al nuovo cavalcavia. Il costo sarebbe stato ampiamente alla portata del comune e oggi i lavori sarebbero stati ultimati, senza svendite urbanistiche a favore di nessuno. Ma chi pagherà per i ritardi e per la colpa di lasciare ancora i ragazzi in locali disagiati ed inidonei? Siamo certi che i genitori, gli insegnanti e gli operatori scolastici capiscono la nostra posizione e sono pronti ad affiancarci in questa nostra battaglia!

  2. VIABILITA. Stanno facendo un gran parlare di rifare il Corso Matteotti: a noi pare un’altra operazione di immagine e nulla più; non ci sembra che siano state coordinate le scelte del rifacimento del corso con la soluzione dei problemi viari del paese. Non si parla più di Piano del Traffico e nessun intervento, soprattutto per alleviare il disagio viario del corso e del quartiere Castelnuovo, è stato attivato. NOI avremmo si rifatto il corso ma solo dopo aver dato soluzione ai problemi della viabilità: aree a parcheggio e pedonali, salvaguardia zone commerciali e nuovo collegamento viario tramite Via Valentini così da collegare il Corso al nuovo Cavalcavia e alla zona sud. Nei nostri programmi era infatti prevista questa nuova strada all’interno dell'area ferroviaria per favorire l'uscita dal paese verso nord  non più e non solo da Castelnuovo e via del Sole, ma anche per costituire una valida alternativa al corso verso sud con il collegamento alla strada adiacente al Borgo Marinaro. Erano anche previsti: i nuovi parcheggi del Nazario Sauro, che oggi sarebbero già una realtà visto che il nuovo complesso sportivo sarebbe già stato realizzato e funzionante se solo l’attuale Giunta non avesse a tutti i costi voluto cambiare zona e ricominciare daccapo; i collegamenti pedonali sia con Via Pacinotti (cavalcavia pedonale) che con via Sorcinelli (sfondamento del sottopasso della stazione)

  3. SICUREZZA. In un paese come il nostro la presenza della caserma è un punto di forza e di sicurezza. Orbene anche qui la Giunta sta facendo di tutto per ritardare il potenziamento dei militari sul territorio. Anche in questo caso, e non è l’ultimo come vedremo, stanno battendo la strada di un altro accordo di programma con un nuovo privato, ancora lottizzazioni e speculazioni edilizie in cambio di una nuova caserma. NOI avremmo già provveduto a realizzare la nuova caserma nel luogo migliore, scelto in pieno accordo con i vertici dell’Arma, semplicemente seguendo la logica e il buon senso (come è normale in tutte le amministrazioni sane): facendo cioè un progetto, accendendo un mutuo e quindi, dopo aver acquisito  l’area,  si sarebbe costruita la caserma. Come avremmo fatto con i finanziamenti?: come tutti, considerato che con l’affitto corrisposto dal Ministero si sarebbe garantito il rimborso delle rate del mutuo, senza onere alcuno per la collettività. Ma allora, si chiederà qualcuno, perché continuare a percorrere la strada “pericolosa” di accordi con privati dalle incerte valutazione sul rapporto interesse pubblico/privato? E ancora: a chi giova e perché questa scelta, non certamente ai cittadini, che chiedono solo di veder potenziata velocemente la presenza dei carabinieri per la loro sicurezza, ne tanto meno all'Arma che minaccia di togliere la stazione se non viene risolto il problema della loro sede – si vogliono solo procedure chiare e trasparenti. Sulla strada della chiarezza saremmo i primi a dare il nostro modesto contributo; in caso contrario, per le nostre convinzioni e il modo di vedere l’amministrazione della cosa pubblica saremmo pronti a contrastare con tutti i mezzi il tentativo di mascherare dietro ad un problema reale e sentito la svendita di un altro pezzo di territorio. E siamo convinti che così sarà per tutte le altre Istituzioni coinvolte.

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