ualcuno
ancora si attarda a sottolineare l’attivismo di questa Amministrazione, le
tante presunte opere e i cantieri aperti: la realtà, purtroppo per loro, è
ben diversa:
 |
Le opere
pubbliche che si vedono sono quasi tutte state avviate e spesso anche
finanziate dalla precedente amministrazione che mi onoro di aver guidato
(Castello Svevo, demolizione vecchia pescheria, strada ex mattatoio,
centro giovanile parrocchiale di Scossicci, lungomare Scossicci,
parcheggio Pastrengo, Piazza Carradori, ecc.); di opere veramente nuove
troviamo il lungomare, con tutti i suoi problemi e i suoi difetti e le
tante asfaltature di strade, necessarie ma non certamente innovative;
|
 |
Chi poi ha visto
i tanti cantieri e le gru per il paese si è forse confuso: questi sono i
cantieri di imprese private che hanno avuto, questi si, una frenetica
attività, visto che grazie a questa Giunta si sono concesse molte nuove
lottizzazioni, fino a vanificare già il Piano Regolatore, a pochi mesi
dalla sua approvazione , e non è ancora finita, anzi, siamo solo
all’inizio. |
Non sarà certo questa
una Giunta che sarà ricordata a Porto Recanati, nel bene o nel male, anche
perché fino ad ora nessuno dei veri problemi del paese sono stati affrontati
e risolti. Vediamone solo alcuni e per ognuno diamo non solo conto degli
errori altrui (secondo il nostro vedere), ma anche di come ci saremmo posti
per risolverli se fossimo stati chiamato ad amministrare; crediamo sia
questo un modo giusto di porsi verso la gente - non solo critiche ma
proposte chiare e costruttive:
-
SCUOLA ELEMENTARE.
Stanno cercando in tutti i modi di costruire la scuola elementare a sud
della scuola media, con un contrastato e, a nostro avviso, illegittimo,
accordo con i privati. Dopo tre anni ancora si è al punto di partenza, e i
nostri alunni saranno costretti chissà per quanti anni a rimanere nella
Gramsci, senza alcuna ristrutturazione, in condizioni igieniche e di
sicurezza precarie. Tutto questo perché l’attuale Giunta vuole a tutti i
costi legare la nuova scuola ad una lottizzazione in cui il vero affare, a
ben guardare (e noi ci abbiamo ben guardato) è solo per i privati, mentre
il pubblico, oltre a pagarsi oltre il 50% dell’edificio scolastico, si
trova a dover svendere urbanisticamente una fetta centrale di territorio e
a lasciar congestionare con centinaia di nuovi appartamenti quella zona.
Il NOSTRO programma prevedeva di concentrare tutta la scuola elementare
(compresa la Diaz) nell’attuale plesso Gramsci, ristrutturato ed ampliato,
con nuove aule, mensa e palestra: un'oasi nel verde, con spazi importanti
e centrale al paese, grazie al nuovo cavalcavia. Il costo sarebbe stato
ampiamente alla portata del comune e oggi i lavori sarebbero stati
ultimati, senza svendite urbanistiche a favore di nessuno. Ma chi pagherà
per i ritardi e per la colpa di lasciare ancora i ragazzi in locali
disagiati ed inidonei? Siamo certi che i genitori, gli insegnanti e gli
operatori scolastici capiscono la nostra posizione e sono pronti ad
affiancarci in questa nostra battaglia!
-
VIABILITA’.
Stanno facendo un gran parlare di rifare il Corso Matteotti: a noi pare
un’altra operazione di immagine e nulla più; non ci sembra che siano state
coordinate le scelte del rifacimento del corso con la soluzione dei
problemi viari del paese. Non si parla più di Piano del Traffico e nessun
intervento, soprattutto per alleviare il disagio viario del corso e del
quartiere Castelnuovo, è stato attivato. NOI avremmo si rifatto il corso
ma solo dopo aver dato soluzione ai problemi della viabilità: aree a
parcheggio e pedonali, salvaguardia zone commerciali e nuovo collegamento
viario tramite Via Valentini così da collegare il Corso al nuovo
Cavalcavia e alla zona sud. Nei nostri programmi era infatti prevista
questa nuova strada all’interno dell'area ferroviaria per favorire
l'uscita dal paese verso nord non più e non solo da Castelnuovo e via del
Sole, ma anche per costituire una valida alternativa al corso verso sud
con il collegamento alla strada adiacente al Borgo Marinaro. Erano anche
previsti: i nuovi parcheggi del Nazario Sauro, che oggi sarebbero già una
realtà visto che il nuovo complesso sportivo sarebbe già stato realizzato
e funzionante se solo l’attuale Giunta non avesse a tutti i costi voluto
cambiare zona e ricominciare daccapo; i collegamenti pedonali sia con Via
Pacinotti (cavalcavia pedonale) che con via Sorcinelli (sfondamento del
sottopasso della stazione)
-
SICUREZZA.
In un paese come il nostro la presenza della caserma è un punto di forza e
di sicurezza. Orbene anche qui la Giunta sta facendo di tutto per
ritardare il potenziamento dei militari sul territorio. Anche in questo
caso, e non è l’ultimo come vedremo, stanno battendo la strada di un altro
accordo di programma con un nuovo privato, ancora lottizzazioni e
speculazioni edilizie in cambio di una nuova caserma. NOI avremmo già
provveduto a realizzare la nuova caserma nel luogo migliore, scelto in
pieno accordo con i vertici dell’Arma, semplicemente seguendo la logica e
il buon senso (come è normale in tutte le amministrazioni sane): facendo
cioè un progetto, accendendo un mutuo e quindi, dopo aver acquisito
l’area, si sarebbe costruita la caserma. Come avremmo fatto con i
finanziamenti?: come tutti, considerato che con l’affitto corrisposto dal
Ministero si sarebbe garantito il rimborso delle rate del mutuo, senza
onere alcuno per la collettività. Ma allora, si chiederà qualcuno, perché
continuare a percorrere la strada “pericolosa” di accordi con privati
dalle incerte valutazione sul rapporto interesse pubblico/privato? E
ancora: a chi giova e perché questa scelta, non certamente ai cittadini,
che chiedono solo di veder potenziata velocemente la presenza dei
carabinieri per la loro sicurezza, ne tanto meno all'Arma che minaccia di
togliere la stazione se non viene risolto il problema della loro sede – si
vogliono solo procedure chiare e trasparenti. Sulla strada della chiarezza
saremmo i primi a dare il nostro modesto contributo; in caso contrario,
per le nostre convinzioni e il modo di vedere l’amministrazione della cosa
pubblica saremmo pronti a contrastare con tutti i mezzi il tentativo di
mascherare dietro ad un problema reale e sentito la svendita di un altro
pezzo di territorio. E siamo convinti che così sarà per tutte le altre
Istituzioni coinvolte.
Scarica l'articolo in formato Word Office
|