... e la Risposta alla protesta
 di Giovanni RIDOLFI - Dott. Alberto GIATTINI

 

Tra i problemi che affliggono la nostra città e le recenti polemiche, che sicuramente non contribuiscono a ridurli, la decisione che recentemente ha preso il Comitato del Quartiere Sammarì di non partecipare alle Feste Patronali, rischia di gettare benzina sul fuoco.

 

Forze alcune affermazioni un po' forti, effettuate da ambo le parti, non hanno contribuito a rendere costruttivo l'incontro del 2 Agosto tra Quartiere e Amministrazione Comunale. Ma la decisione distruttiva presa dal Comitato del Quartiere Sammarì, senza convocare l'Assemblea di Quartiere, oltre che non trovare tutti d'accordo va a creare delle spaccature che poco hanno a che fare con il concetto di Quartiere, proprio in vista della Festa del "Santo" Patrono.

 

Le segnalazioni dei disagi provocati dalle piogge, sono state riportate ai giornali in maniera parziale e incompleta, accogliendo la richiesta di persone particolarmente vocate a fare chiasso e tralasciando quelle di persone più modeste e col senso della realtà.

 

La scelta di rinunciare alle Feste Patronali, usata come arma di protesta e di ricatto, snatura il senso di tali manifestazioni.(Anche la "non celebrazione" della Santa Messa, programmata per l'8 Agosto in Piazza Carradori, è una forma di protesta?). L'eccezione fatta per il Palio, che sicuramente non è da riferire alla sola giustificazione addotta sui giornali (quella di "non rinunciare ad un momento di aggregazione"), ma piuttosto a motivi conflittuali (visto che il Presidente del Quartiere Sammarì è un fervente attivista e organizzatore del Palio), non migliora le intenzioni di coloro che, anziché costruire, tendono a disgregare.

 

Crediamo inoltre che le Feste del "Santo" Patrono rivestono un ruolo ed una importanza unica sua propria. E' solo per questo motivo che abbiamo deciso, senza esitazioni, di esporre lo stendardo del Quartiere, di chiedere a tutti i Sammarinesi di farlo e di organizzare ugualmente la Cena di Quartiere alla quale sono tutti invitati.

 

L'esperienza del passato ci ha insegnato che le "crociate" svolte contro le Amministrazioni hanno quasi sempre avuto un ruolo strumentale, in quanto vetrine per futuri amministratori o candidati, pur avendo fornito, i suddetti, ampie garanzie di disinteresse politico. Anche questa volta secondo i "si dice" ci troviamo di fronte a papabili per il prossimo appuntamento elettorale del 2004. Dobbiamo credere più all'interesse per i cittadini o alla vetrina politica?

 

Alberto Giattini e Giovanni Ridolfi

  (cittadini Sammarinesi allagati)

 

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