87- Rinasce il campo storico dei Salesiani.
di Pasqualì | pubblicato il 10/11/2007 | Stampa
Ho letto sul Corriere Adriatico, un'enfatico articolo sul campo dei Salesiani (enfatico come del resto tutti gli articoli del Corriere che riguardano le opere fatte, i futuri appalti, il massiccio intervento sul piano regolatore ed i grandiosi proclami sul tutto va bene a Porto Recanati)e fa proprio piacere sapere che quei pochi (o meglio nessuno) che credevano che visto la luce dopo lo smantellamento per costruire nel suo sottosuolo dei garage (privati e chissà perché non un parcheggio pubblico visto le macchine che affollano il centro storico), siano stati smentiti.
Fa piacere ricordare che sul vecchio campetto definito di rasposa e dura terra, sono nati e si sono formati i più prestigiosi calciatori portorecanatesi.
Fa piacere sapere, che il campo dei Salesiani sia una grande attrattiva per i turisti attratti dal torneo a 7 (sicuramente l'unica ragione che può convincere un turista a scegliere Porto Recanti per le vacanze, tra le milioni di località in Italia con una splendido mare e strutture d'avanguardia), soprattutto quando vengono a conoscenza che dai Salesiani si organizzano pure il Torneo della Gazzosa, del Cocomero e del Ghiacciolo Arcobaleno.

Un passo dell'articolo mi lascia però perplesso, quando dice «Ebbene, e lo diciamo con una certa soddisfazione, il campetto dei "frati" è rinato, e adesso aspetta solo di essere vestito. È più moderno e funzionale, naturalmente, e forse anche più bello, essendo il suo manto fatto di morbido materiale - diciamo erba - sintetico.
Seguendo i lavori però, quello che è stato realmente fatto è stato mettere un manto erboso (manto fatto di morbido materiale - diciamo erba - sintetico)sopra un solaio di cemento armato, senza quindi un adeguato fondo per la sua posa ne per il drenaggio e forse non tutti sanno che, sarà recintato e chiuso da una bella gabbia.
Fantastico speriamo solo che il prezzo per entrarci a fare una partitella sia accessibile!
Sarà veramente uno spettacolo vedere gli anziani preti fare manutenzione a questo "ultimo regalo di Don Agostino e la sua band" in manto erboso sintetico.
Quello che viene da chiedersi è chissà cosa ne pensano tutti quei gruppi e associazioni che usavano il campetto per le loro attività di rilevanza sociale come i falò di aggregazione, i concentramenti provinciali e regionali degli scout e dell'ADS con tanto di montaggio tende e cucina all'aperto e giochi vari.

Ma chissà che belle partitelle organizzeranno alle «do' e mezza sotto el cchioppo del sole,» i ragazzini del Porto, giocando con scarpe da tennis o scarponcini vari (sul sintetico staranno in piedi che è una meraviglia), pagando però una irrisoria cifra per l'utilizzo del "morbido materiale"
Mi piacerebbe sentire la voce di tutti quelli che all'Oratorio hanno vissuto la loro stagione più bella facendoli sentire...capi, stagione fatta di impegno, sacrificio e responsabilità, che oggi hanno da fare oppure parlicchiano a capannelli ridotti senza però far sentire troppo la voce per non esporsi troppo o prendere impegni, (come gli zombi).
Quelle persone che pur facendo parte di un'aggregazione al servizio dell' Oratorio, hanno bisogno di sponsor, quando la Casa Madre è costretta a chiedere l'elemosina per il tetto del cinema, (ma dalla vendita del campetto cosa ci ha guadagnato l'Oratorio?)
È stato tenuto chiuso per due anni 3/4 dell'Oratorio riversando circa 120 ragazzi (il numero dell'ultimo campo estivo 2006 prima della sua chiusura) per il lungomare o a bighellonare in giro allo stato brado, alla mercé della piccola e grande criminalità (aprite gli occhi genitori e guardatevi in torno).

E'difficile, allo stato attuale delle cose, considerarsi ancora orgogliosi cittadini di una Porto Recanati (e non dico portorecanatesi) che negli ultimi 8 anni si è trasformata in un non si sa cosa.
E'difficile essere fieri di una città che è preda ambita di imprenditori ed amministratori che l'hanno trasformata in un cantiere edile permanente, con nessi e compromessi.
Di amministratori che non hanno saputo valutare che già negli anni '70 avevamo vissuto questa stagione scriteriata e che ci ha lasciato in eredità i vari palazzoni oggi così tanto denigrati, e senza saper misurare il futuro di questo Salotto sul Mare.

Si sono accorti i nostri amministratori che Porto Recanati ha già perso un'intera generazione ? (i nati negli anni settanta che si sono sposati sono stati costretti, a causa dei prezzi inarrivabili delle abitazioni, a trasferire la propria residenza nei comuni limitrofi)
Grazie per il campo sintetico, ne sentivamo l'esigenza.

di Pasqualì | pubblicato il 10/11/2007 | Stampa