43 - Pensieri in libertà.
di Fernando ROSSI | pubblicato 25 maggio 2004 | Stampa
Spesso, facendo il bancomat allo sportello Banca delle Marche, istintivamente mi giro per andare a comprare il giornale, ma mi rendo conto del vuoto sul marciapiede nonchè dell'assurda vicenda dell'edicola scomparsa. Allo stesso tempo mi guardo intorno e vedo per il corso risorgere i gazebo dei bar sulla sede stradale, tanto traffico e nessun controllo del caos che invade questa bella strada come anche sul lungomare novello autodromo cittadino.
Uscendo di casa mi trovo davanti una struttura in ferro uscita dal cilindro dei mercanti del nulla (tappeti elastici per ragazzi che di notte diventano per tutti, basta scavalcare e il gioco è fatto) che oscura definitivamente quel poco di mare che ancora si riesce a vedere dal piano terra della mia abitazione. A proposito consiglierei agli architetti di progettare le nuove abitazioni direttamente dal primo piano, sospese nel vuoto così non ci saranno più problemi di visibilità, almeno sul lungomare.

Continuo il passeggio e vedo tante villette a schiera che vengono edificate sulla spiaggia con tanto di terrazzi a vista, servizi esclusivi, ma probabilmente non sono case ma balneari, anzi bar/ristoranti perchè ormai del mare non hanno più nulla.
Qualche viaggiatore proveniente dal lontano sud del paese porta notizie di un nuovo muro eretto a difesa della globalizzazione, del denaro e allora mi accingo a visitare il nuovo confine che nulla ha da invidiare a quello che sta costruendo Israele per difendersi da coloro a cui ha rubato la terra, come questi ultimi ci stanno rubando la libertà. C'è anche chi dice che gli alberi stanno scomparendo,che la pineta, un tempo rigogliosa, perde i pezzi e quello che un tempo era per tutti, sta piano piano, diventando per pochi eletti.

Avidi barbari o novelli Attila. Incredibilmente come nelle favole compaiono gli scherzi dei buontemponi; allora quello che era un marciapiede lungo l'ex campeggio Potenza River diventa improvvisamente pista ciclabile o da cross visto le buche; di tutta la ristrutturazione sbandierata della pineta rimane solo il cancello d'entrata in stile finto Via col vento, o ancora che nel vecchio campeggio i bungalow vecchi di 30 anni diventano ridenti villette sul mare.
Ma soprattutto il mostro avanza, si sta mangiando la terra, la sabbia e ora anche il mare, aiutato dalle voraci fauci delle ruspe o dalle poderose chiatte stracolme di pietre. Il mostro è forte e lentamente fagocita la vecchia Montedison, il capannone "Nervi" che nessuno ha voluto salvare per la cittadinanza, per lo sport o più semplicemente per i pescatori ancora alla ricerca di uno spazio per il futuro. Quando cadrà per la disperazione e il disprezzo ne sentiremo l'urlo, ma soprattutto la mancanza se non arriverà a salvarlo il tanto reclamizzato progetto di estendere l'area parco del Conero fino a Porto Recanati.

Le sirene poi parlano dell'invasione che potrebbe arrivare nella piana tra Scossicci e il Jet, di colonizzazione di altre aree, di distruzione di altri alberi-campi-paesaggi, di strade intasate, di parcheggi introvabili, di residenti incazzati per un paese che non riconoscono più, di cemento che non vogliono vedere,di un mare sempre più lontano.
C'è chi sogna di riaprire anche i sottopassi alle auto, invece di impegnarsi a non farle entrare le auto, facendo il più grande regalo a questo paese, cioè regalargli un salotto nuovo, l'aspetto di una casa vivibile per tutti, turisti compresi, ma rispettosa di chi ci vive tutto l'anno e paga le tasse e non solo.

Alla fine di questa passeggiata un solo pensiero mi viene alla mente, una sola richiesta mi viene da chiedere: per favore mandateli via i cattivi, cacciate i lupi delle favole. Ma queste non lo sono, però cacciateli via ugualmente.....per sempre.

Buona notte e........sogni d'oro

di Fernando Rossi | pubblicato 25 maggio 2004 | Stampa