I Vari tipi di imbarcazione.

I BARCHETTI
Lunghe da 12 a 15 metri circa, avevano due alberi e due vele trapezoidali, una piccola verso prora, e l’altra grande verso poppa; in più aveva un mezzanino (fiocco), chiamato ̋Peletro, e una mezzana vecchia, che nei tempi estivi, veniva usata di rinforzo alle vele.
L’alberatura del barchetto era pari, per quello verso poppa, alla lunghezza dello scafo, e quello verso prora era i 4/5 del primo.
I Barchetti restavano in mare anche per una settimana ed erano dotati di una piccola imbarcazione «el battellu», attaccato a poppa del barchetto con una fune.
Questo battello serviva per portare a terra ogni giorno o due il pescato e per portare rifornimenti di viveri alla barca principale nel viaggio di ritorno. Era addetto al battello «el battellante».
I Barchetti erano anche molto utilizzati per effettuare trasporto di merci e legname.

GLI SCHILLETTI
Avevano dimensioni più ridotte rispetto ai primi: erano lunghi 12 metri e larghi 3.
Anche questi erano a due alberi.
Adibiti alla pesca.

LE LANCETTE
Erano lunghe da 7 a 10 metri con fondo piatto e vela al terzo più una vela mezzana (fiocco) tesa fuori bordo.
Partivano all’alba e tornavano al tramonto, quindi una pesca giornaliera ravvicinata. Alcune venivano utilizzate di notte, sfruttando il vento notturno che s’incanalava e sboccava lungo le valli per trainare il carpasfoglie,(el capasfoiu che era una lunga rete con l’imboccatura tenuta aperta da un palo di faggio.
Una lancetta di media grandezza poteva essere governata da 4 o 5 marinai. Erano dotate di un solo albero.
Usate per la pesca.

LE PARANZE
Imbarcazioni ad un albero, praticavano la pesca rimanendo in mare per quindici giorni: dal lunedì della prima settimana al sabato della seconda settimana, tempo permettendo.
La calata della rete nel fondo marino, poteva durare dalle due alle quattro ore circa e la quantità del pescato dipendeva, ovviamente, dal vento, dalla consistenza del fondale, dal tempo, dalla durata della rete per gli appigli, dalla pescosità della zona e dalla distanza dal punto di appoggio sulla terra ferma. La paranza, in genere, era lunga, fuori ossatura, dai 14 ai 16 metri circa e larga 4 o 5 metri, con un altezza di stiva di 1,50/1,70 circa.
L’albero era pari alla lunghezza della paranza e aveva la vela latina con antenna lunga 27 metri.
Con un buon vento superavano la velocità di 12 M.N. La stazza lorda variava, dalla paranza più piccola alla più grande, da 22 tonnellate e mezzo ad oltre 28. La paranza doveva essere dotata di dieci reti complete da strascico e pezzi di ricambio e di ogni occorrenza indispensabile, come spaghi, sugheri, segnale galleggiante, due ferri (ancore) a quattro marre, e del ferro prodiero della gomena, cavi di rimorchio e cavi di ormeggio, un timone con barra posto sul piano di prora sovraccoperta, teli di vela, mezzana ecc.