Sempre divisi su tutto

| di Giorgio Porreca| Inserito il 23/02/2012 | Stampa
E' incredibile come nella nostra Cittadina si riesca a dividersi su tutto.
Le ragioni sono molteplici: vi sono di mezzo questioni personali legate alle proprie ambizioni, alle simpatie e antipatie, vi sono questioni legate alla politica e ai diversi schieramenti,oppure competizioni in seno alle associazioni ecc. ecc.
Eppure, io credo che a volte vi siano ragioni che possano anzi debbano travalicare questi confini, che ci segnalano un retaggio culturale molto arretrato. Ragioni sopratutto legate al volontariato sociale che non dovrebbe dipendere da questo o quello.
Potrei fare tanti esempi ma credo sia utile comprendere i tanti perchè.... Di fondo c'è, come dicevamo poc'anzi un arretratezza culturale che spesso "costringe" le varie associazioni a rinchiudersi nel privato, nella cura del proprio orticello e questo ne limita la portata. Al contrario io vedrei di buon occhio forme di collaborazione che arricchirebbero l'attività svolta dalle varie associazioni.

Ad esempio tutte quelle che si interessano della salute dei cittadini; o quelle che intervengono nel campo dell'arte e della cultura nella sua accezione più ampia, ecc.
L'associazione che io presiedo esiste dal 2004 e non ha la durata di una stagione, magari elettorale. Essa ha per diversi anni promosso e organizzato tante iniziative, tutte qualificate e sopratutto presiedute da illustri medici.
Ricordo ad esempio "le lezioni di prevenzione al diabete" alla scuola media, lezioni che trovarono la fine dopo la spedizione di una ignobile lettera anonima (i vigliacchi sempre si nascondono dietro l'anonimato) che con toni falsi e calunniosi tentò di gettare fango su di una nobile iniziativa. Tutta fondata sul lavoro volontario e gratuito.
Così come le varie uscite pubbliche dei "gazebo della prevenzione" o della prevenzione all'Hotel House.
E ancora, le 1500 firme raccolte a sostegno dell' apertura di un "centro diabetologico" anche a Porto Recanati.

Devo dire con sincerità che ogni volta, piuttosto che essere aiutati dalle istituzioni, abbiamo incontrato ostacoli e pretesti di ogni genere.
Credo che in questi ambiti gli ostacoli siano davvero una cosa poco seria indipendentemente da chi li organizza.
Del resto ognuno di noi ha fondato la propria associazione non su questa o quella motivazione che nulla c'entra con gli "ambiti di competenza", ma sul fatto magari di essere stato duramente colpito, tanto per fare un esempio personale, dalla grave patologia in oggetto: il diabete.
Quindi penso sia un esercizio inutile interrogarsi sino al tormento su "chissà dietro cosa ci sarà..."

Ora da tempo immemorabile abbiamo chiesto la possibilità di svolgere una giornata alla prevenzione del diabete, tra i dipendenti del comune.
Sono quasi due mesi che abbiamo chiesto l'autorizzazione al Sindaco dopo aver concordato il tutto con i rappresentati del personale comunale.
Si trratta del prelievo dei valori della glicemia e della pressione arteriosa, alla presenza di un/a Dottore dell' iNRCA di Ancona. Ancora attendiamo una risposta.
sembra davvero di trovarsi di fronte ad un Ministero, i cui tempi sono infinitamente lunghi.


Giorgio Porreca | Edit: 23/02/2012 | Stampa