Foto 247 -La fabbrica dei "cementi".

Anno ? Nella fabbrica di cemento "Scarfiotti" è suonata la sirena. Per alcuni operai è la sosta per il pranzo mentre per altri significa il cambio di turnazione.
Il cementificio è situato proprio al centro del paese e per spostarsi da casa al lavoro e viceversa non occorrono grandi mezzi di locomozione: lo si fa a piedi oppure, il più delle volte, in bicicletta.
La vita in paese scorre serena scandita anche dal suono delle sirene.
Il cementificio, insieme al Cantiere Navale e alla fabbrica dei "cuncimi" (Montedison) costituisce una fonte importante di reddito per molte famiglie portorecanatesi, che hanno così la possibilità di progettare il futuro: pagare l'affitto, progettare l'acquisto di una casa, dare la possibilità ai figli di continuare gli studi, mettere qualcosa da parte, gustarsi serenamente il tempo libero, la vita di paese e le amicizie.
Il lavoro, quando c'è produce molti vantaggi in una comunità.
Diventa garante di prosperità e, soprattutto in un piccolo centro, facilità le relazioni sociali e rende più tollerante un'interà comunità.
Il tempo attuale, difficile e troppo spesso frivolo, riporta alla mente quel tipo di realtà, quando il lavoro stabiliva tra i cittadini un fondamento della convivenza civile.

Nella foto si possono riconoscere:
In piedi da sin.: SCARAFONI Luigi (sulla bicicletta) - CINGOLANI Aroldo - MONTALI Alessandro - GIRI Placido - CINGOLANI Domenico - FORESI Sandro - GARDINI Silvio - DURASTANTI Vincenzo
Seduti a accosciati da sin.: SISTI Marcello - MACELLARI Claudio - IMBASTONI Adriano - MICHELINI Fabrizio - GIRI Ruggero - PALESTRINI Giovanni.

il mouse sopra la foto aiuta ad identificare i personaggi

Fonte: portorecanatesi.it
Il riconoscimento di personaggi, luoghi ed eventi proposti in questa foto è reso possibile dalla collaborazione e partecipazione di cittadini che ne portano ancora viva memoria. Nel rispetto civico di tale importante contributo è gradita, in caso di pubblicazione in altri ambienti, siti o social network, la citazione delle fonti nonchè del sito www.portorecanatesi.it
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