data di nascita: 21/08/1953
altezza: cm. 170
peso forma: Kg. 64
il numero di piede: 37
ruolo: Attaccante - Ala sinistra
numero di maglia: 11
esordio: 18 ottobre 1970 nella Passamonti Camerino in Serie D (Camerino-Fermana 0-0)

La Carriera.
Inizia tra i professionisti in Serie C con Camerino e Frosinone.
Con i gialloblù realizza 17 reti in 38 incontri.
Nella stagione 1974/75 passa al Catanzaro. E' capocannoniere della Serie B nella stagione 1977/78 con 18 reti.
Nella stagione più fortunata per la squadra calabrese 1980/81 (7° posto nel campionato di Serie A, segna 13 reti.
Restano nella memoria di tutti, catanzaresi e non, le tre reti (di cui una direttamente dal calcio d'angolo) segnate allo Stadio Olimpico durante l'incontro Roma - Catanzaro del 4 marzo 1979, finito 3-1 per i giallorossi di Calabria.
Il gol segnato direttamente dalla bandierina non è casuale per quello che a Catanzaro viene definito "L'imperatore" dalla Curva Ovest.
In carriera ne ha segnati 13, tutti col piede sinistro.

È stato il miglior cannoniere del Catanzaro in Serie A con 45 reti.
Le sue presenze complessive in giallorosso sono 195, le reti 70.
L'esordio in Serie A avviene il 3 ottobre 1976 in Catanzaro-Napoli, chiusasi sullo 0-0.
Il 19/12/1979 gioca a Genova nella nazionale sperimentale di Enzo Bearzot contro la Germania Ovest.

Nella stagione 1981/82 venne ceduto al Napoli dove non riuscì più a realizzare i colpi che l'avevano reso famoso. Segna un solo gol e l'anno successivo si trasferisce al Como in Serie B, dove riesce a fare solo un gol in più.
Richiamato a Napoli, presunte incomprensioni con l'allenatore Rino Marchesi ed un solo gol in diciannove incontri lo fanno precipitare in Serie C2 a Foligno, 18 reti in 47 incontri tra il 1984 ed il 1986.

Tornato a Catanzaro nella stagione 1986/87 in Serie C1, trascina la squadra alla promozione con 17 reti in 29 gare.
Vi restò fino al suo ritiro dal calcio nel 1990 dopo 3 campionati in Serie B nei quali realizza 28 reti collezionando 97 presenze, mancando per un solo punto, nella stagione 1987/1988, una nuova promozione in serie A.

Attualmente Palanca vive a Camerino dove gestisce insieme alla moglie un negozio di abbigliamento.
Per raccontare la sua storia ed il suo modo di intendere il calcio, Massimo Palanca, in collaborazione con il giornalista Alberto Pistilli, ha scritto un libro dal titolo "Massimo Palanca: il mio calcio" presentato nei luoghi che lo hanno visto formidabile interprete di un modo geniale e generoso (un pò poeta, un pò pirata) di concepire e vivere il calcio: Camerino, Roma, Catanzaro ed infine Porto Recanati

Curiosità.
Fu soprannominato "Piedino" o "Pedi i pupa" (piede da donna) ma anche piedino di fata per via del suo piede che misurava solo 37.
Le scarpe gli venivano fatte su misura da "Pantofola d'Oro", laboratorio artigianale che aveva avuto clienti del calibro di Charles e Sivori.
Veniva spesso incitato con la cantilena "Massimé, Massimé, pari na molla, pari na molla...".
Era anche detto "O Rey".

Fu definito da Sandro Ciotti "il miglior sinistro d'Europa".