Non complichiamo le cose.

di Emilio Pierini - Inserito il 15 giugno 2008

Vorrei innanzitutto precisare l’errata deduzione matematica che il Sig. Bruno Sampaolesi riporta nel suo ultimo scritto (Tolleranza zero ndr). Il 21,4% dei nostri concittadini dichiara reddito zero. Il 61,4 dichiara un reddito inferiore ai 10 mila euro.
Ovviamente il secondo dato è inclusivo del primo e pertanto sommare le due percentuali è errato. Nel 61,4% dei concittadini che dichiarano redditi inferiori a 10 mila euro ci sono ovviamente anche coloro che dichiarano redditi pari allo zero (e come tali inferiori a 10 mila euro).

Le cifre in questa problematica sono importanti e pertanto bisogna essere chiari.
Fatta questa precisazione, il Sig. Sampaolesi mi e si pone alcuni interrogativi non prospettando, a mio modo di vedere, alcuna soluzione ad ogni problematica.
Spero di non suscitare l’ira epistolare del mio interlocutore specificando che ciò che egli scrive mi sembra molto confuso e poco costruttivo.
Al di là delle simpatie politiche che dal suo scritto traspaiono in maniera evidente e che non mi permetto minimamente di criticare, leggendo più volte il suo pensiero non sono riuscito a capire dove il Sig. Sampaolesi vuole andare a parare, quale situazione egli prospetti alla soluzione dei molteplici problemi che rappresenta
Ho capito chiaramente invece che secondo il suo pensiero, bisogna quotidianamente chiudere bonariamente un occhio se qualcuno viola la legge (venditori e compratori abusivi) perché i problemi reali che affliggono il nostro paese sono altri e per questi “un altro mondo ed altre soluzioni sono possibili”.

Tale principio ideologico non trova ovviamente accoglimento nella mia maniera di pensare. Anzi, trova una forte e decisa contrapposizione.
Trovo aberrante classificare i reati e stabilire una scala di valutazione soggettiva degli stessi stabilendo quali sopprimere o sopportare e quali reprimere.
Sarebbe, lo ripeto ancora una volta, la distruzione di uno stato di diritto e l’esplicazione di una prassi totalmente diseducativa.
Non ci sono ultime ruote del carro. Ci sono reati che vanno perseguiti. Punto.

Io trovo devastante che un rispettabile senegalese stenda il suo tappetino abusivo impunemente davanti ad un “regolare” negozio e, sia chiaro, pretenderei che nel momento in cui le forze dell’ordine, doverosamente, non permettano ciò, in egual misura, ci siano le istituzioni preposte a vigilare che quello stesso negozio dichiari il giusto e non evada un centesimo di euro di tasse.
Il mio ragionamento è molto più essenziale e minimalista, lo ammetto, ma forse anche molto più chiaro e comprensibile ai più del suo.
Questo volevo chiarire con il mio scritto mal comune mezzo gaudio e da questo principio non mi muovo, in coerenza ad una mia maniera di pensare e comportarmi.

Per quanto riguarda le altre molteplici problematiche che lei solleva con il suo pezzo, ci vorrebbe un simposio socio-economico-culturale di un mese per analizzarle ed approfondirle in maniera compiuta.
Io mi limiterei al pretendere il semplice rispetto delle regole scritte.
Per lei è limitativo, parziale, inefficace, poco sensibile verso i più deboli? Libero di pensarlo.
Io lo giudico uno straordinario inizio.

P.S. Ho trovato il suo intervento sulle mense scolastiche molto interessante.
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