La buona organizzazione.

di Emilio Pierini - inserito il 3 maggio 2008

Prendo atto della risposta formulata dalla Dott.ssa Mazza in esito alla problematica segnalata dal sottoscritto inerente l’organizzazione del servizio espletato dai medici convenzionati nel nostro poliambulatorio. [Leggi intervento]
Conseguentemente e doverosamente, mi scuso per aver fatto, come lei stessa sottolinea, “di tante erbe un fascio” visto che, a quanto riferito, l’organizzazione del servizio approntato dalla Dottoressa, verte già verso il modello da me auspicato con il mio ultimo scritto.
Ringrazio altresì la Dottoressa Mazza per aver provveduto, con la sua celere risposta, ad aver dato notevole risonanza alla problematica che lei stessa ammette esistere presso il poliambulatorio in questione.

La Dottoressa mi invita a recarmi presso il mio medico curante per prospettargli le mie rimostranze. Non mancherò. Ma non penso che sarà sufficiente e risolutivo. Temo infatti che fino a quando tutti, proprio tutti, i medici che prestano servizio nel poliambulatorio non organizzeranno la loro attività professionale in maniera più razionale ed ordinata, la sala continuerà a pullulare di pazienti che costretti ad ore di attesa, diventeranno fisiologicamente maleducati ed impazienti e, aggiungo, costretti a rimanere in quel luogo per lungo tempo nonostante le condizioni di salute precarie.

Se un paziente, per merito di una buona organizzazione del servizio, rimane ad attendere il suo turno per non più di 15/20 minuti, avrà sicuramente meno possibilità di “raccontare i fatti propri ad alta voce senza alcuna riservatezza ”.
Pertanto ciò che mi auguro è che tale dibattito che si è sviluppato sulla vexata quaestio porti ad una soluzione costruttiva della problematica affinché tutti i medici, liberi professionisti al servizio della cittadinanza, possano esercitare la loro professione in un ambiente più organizzato ed ordinato con il conseguente beneficio che ne scaturirà per la popolazione della nostra cittadina.
Stampa questo intervento