da: «C'era 'na 'ô»

Il battesimo.

La solennità della festa era strettamente legata al sesso del battezzando; infatti la nascita di un maschio era motivo di orgoglio per i nonni ed il babbo del bambino. Per una bambina c’era un’accoglienza più fredda ma sempre contenuta per non dimostrare l’evidenza di un rammarico nascosto. Tuttavia un battesimo aveva sempre un grande valore perché si credeva che nel ricevere il sacramento il bambino liberava l’anima di un parente dalle pene del Purgatorio.

Prima di entrare in chiesa, per la cerimonia, al neonato venivano tolti tutti i simboli scaramantici che al momento della nascita gli erano stati cuciti o fermati con una spilla di sicurezza sulla sua «majietta a carne». Per l’occasione il battezzando indossava una camicetta ricamata, bianca, con simboli religiosi.

Il compare di battesimo, o padrino, durante la funzione, occupava un posto di preminenza rispetto al genitore perché in quel momento solenne si impegnava di fatto a far le veci del padre nel caso che questo fosse impedito a proteggerlo.
Come dono di battesimo offriva una catenina d’oro o un braccialetto al quale veniva aggiunto qualche grano di corallo.

La madrina invece donava alla neonata un «paru de boccule», gli orecchini.
Al ritorno dalla chiesa era previsto un parco rinfresco a base di «ciambelle», una ciambella dolce, «sucetti» panini con chicchi d’anice, e «vermute» per «mannà giò el buccò».

Al rientro del bambino in casa con una «spilla da balia» gli venivano subito appiccicati cornetti rossi ed amuieti vari perché la lotta al malocchio non conosceva tregue.

La Cresima e la Comunione

Questi due sacramenti venivano ricevuti nello stesso giorno cioè nella messa solenne del 29 agosto, festa del Patrono. Per far comprendere l’importanza della cosa, al termine del corso catechistico, il bambino e la bambina dovevano effettuare un ritiro di tre giorni presso le Suore del Pre.mo Sangue. Dopo il pranzo c’era il solito rinfresco e poi il pranzo, fatto in casa al quale venivano invitati anche i padrini della Cresima.


DEDICATO A EMILIO GARDINI - «C'ERA 'NA 'ô»
a cura di: www.portorecanatesi.it