da: «C'era 'na 'ô»

La maternità.

Uno dei pericoli più insidiosi, per una donna in stato interessante era costituito dalle «‘ojie»: le voglie; infatti se lei avvertiva il desiderio di provare qualche cibo la sua «voglia» doveva essere immediatamente soddisfatta.
Nella impossibilità immediata di avere il cibo appetito la gestante doveva toccarsi subito... una parte del gluteo dove poi sarebbe apparsa l’immagine di quanto aveva desiderato.

Ad una donna in stato interessante veniva assolutamente proibito di far visita ad un defunto o di guardare immagini violente perché c’era il timore che tali visioni potessero avere influenze molto negative nei riguardi del nascituro, provocando persino deformazioni fisiche.
La sterilità o la mancata maternità di solito veniva attribuita alla donna ed oltre ad essere per lei un grave motivo di disonore spesso diveniva la causa della fine di un matrimonio.

Per determinare il sesso del nascituro la funzione che oggi viene svolta dall’ecografia era demandata all’osso dello sterno di un pollo. Al termine di un pranzo due persone prendevano in mano l’osso e dopo una formale scommessa tiravano con forza ognuno dalla propria parte. A chi rimaneva la parte sporgente era facile pronosticare la nascita di un maschietto ed a chi restava in mano la parte piatta la femmina.

Per ulteriori conferme c’era un’altra analisi da effettuare a vista d’occhio: si osservava la pancia della gestante, se assumeva una forma arrotondata avrebbe avuto una femminuccia se invece era di forma aguzza nel suo grembo era ben celato un maschio.

La nascita.

I bambini nascevano nella camera da letto dei genitori e la protagonista dell’evento era la «mammana», la levatrice per la quale c’era un enorme rispetto. Tutte le donne della casa, con in testa la suocera, si ponevano al suo servizio riempiendo fiaschi spagliati d’acqua bollita.

Era lei che annunciava nascita e sesso ed era lei che al termine dell’operazione riceveva la moneta d’argento che era stata posta nel fondo della vaschetta per il primo bagno del neonato, in segno di buon auspicio per le sue future fortune economiche.


DEDICATO A EMILIO GARDINI - «C'ERA 'NA 'ô»
a cura di: www.portorecanatesi.it