63 - Perdiamo ogni speranza ma non la coscienza.
di Gloria MAZZA
Questo paese deve avere chiaro che nessuna via di scampo esiste alla totale lottizzazione di tutto il suo territorio, visto che sarà lottizzata la pineta, la zona dei laghetti e Scossicci, in un processo di cattivo costume che non riguarda solo le coscienze di chi mette in atto procedimenti di questo genere, ma anche quelle di chi li subisce passivamente.
Nel guardare indifesi la devastazione del nostro territorio, ci chiediamo di cosa predicano gli uomini e le donne di chiesa, e se quando parlano di cattivi costumi , indicano ancora le prostitute o chi ruba il portafoglio al passante, dimenticando di vedere cosa accade nel nostro paese; ci domandiamo dove stanno quegli uomini che abbiamo contribuito a far sedere in Provincia, totalmente assenti su tutto, capaci solo di abbracciarci, di darci tante pacche sulle spalle e di sussurrare mentre se ne vanno:" Arrangiatevi, non siamo così competenti da trovare gli stessi cavilli che altri sanno trovare per passare sopra a tutto e a tutti!"
Ma allora la domanda è: " Cosa ci stanno a fare e perchè li abbiamo eletti?"
Oggi dobbiamo riconoscere che sono impotenti di fronte ai grandi problemi di questa città, un'impotenza che pesa come un non voler fare.
Riguardo a noi, essere cittadini non significa solo avere cariche pubbliche o essere impegnati socialmente, vuol dire anche difendere il nostro domani ,che non è solo coltivare il proprio orto personale, facendo passare per fessi chi si interessa del bene pubblico.
Non ci si può sedere all'ombra di un albero, dire che lì sotto si sta bene e poi scordarsi di dire che è l'ultimo rimasto.
Le frasi contano poco quando chi ti sta di fronte ti sorride con piacenza e non possiede un'anima; vogliamo comunque riportarne una che è di un famoso capo indiano:
"QUANDO L'ULTIMA FIAMMA SARA' SPENTA
L' ULTIMO FIUME AVVELENATO
L' ULTIMO PESCE CATTURATO
SOLO ALLORA CAPIRETE CHE NON SI PUO' MANGIARE DENARO."
Difendere il territorio significa sopra ogni altra cosa non far appiattire la propria coscienza e tenerla sempre ben sveglia, avendo comunque la certezza che chi non uccide " il proprio grillo parlante ", soffre di più .
Nel guardare indifesi la devastazione del nostro territorio, ci chiediamo di cosa predicano gli uomini e le donne di chiesa, e se quando parlano di cattivi costumi , indicano ancora le prostitute o chi ruba il portafoglio al passante, dimenticando di vedere cosa accade nel nostro paese; ci domandiamo dove stanno quegli uomini che abbiamo contribuito a far sedere in Provincia, totalmente assenti su tutto, capaci solo di abbracciarci, di darci tante pacche sulle spalle e di sussurrare mentre se ne vanno:" Arrangiatevi, non siamo così competenti da trovare gli stessi cavilli che altri sanno trovare per passare sopra a tutto e a tutti!"
Ma allora la domanda è: " Cosa ci stanno a fare e perchè li abbiamo eletti?"
Oggi dobbiamo riconoscere che sono impotenti di fronte ai grandi problemi di questa città, un'impotenza che pesa come un non voler fare.
Riguardo a noi, essere cittadini non significa solo avere cariche pubbliche o essere impegnati socialmente, vuol dire anche difendere il nostro domani ,che non è solo coltivare il proprio orto personale, facendo passare per fessi chi si interessa del bene pubblico.
Non ci si può sedere all'ombra di un albero, dire che lì sotto si sta bene e poi scordarsi di dire che è l'ultimo rimasto.
Le frasi contano poco quando chi ti sta di fronte ti sorride con piacenza e non possiede un'anima; vogliamo comunque riportarne una che è di un famoso capo indiano:
"QUANDO L'ULTIMA FIAMMA SARA' SPENTA
L' ULTIMO FIUME AVVELENATO
L' ULTIMO PESCE CATTURATO
SOLO ALLORA CAPIRETE CHE NON SI PUO' MANGIARE DENARO."
Difendere il territorio significa sopra ogni altra cosa non far appiattire la propria coscienza e tenerla sempre ben sveglia, avendo comunque la certezza che chi non uccide " il proprio grillo parlante ", soffre di più .
Gloria MAZZA
Presidente Quartiere Sammarì
Presidente Quartiere Sammarì